Particolare attenzione credo sia corretto dedicarla alla vitamina B12, un problema di molte persone vegane e di chiunque consuma prodotti animali in quantità ridottissime. Innanzitutto la vitamina B12 è un coenzima e nel corpo è indispensabile per la costruzione del materiale genetico, per il buon funzionamento del sistema nervoso, per la produzione di energia e per la sintesi dell’emoglobina (in combinazione dell’acido folico).
Regola inoltre il metabolismo in particolare quello dei carboidrati, dei grassi e delle proteine.
Viene metabolizzata a livello intestinale in presenza del calcio e dell’enzima “Fattore Intrinseco”, successivamente viene immagazzinata nel fegato (2mg) e in altri organi (altri 2mg).
La sua carenza è principalmente un problema delle persone vegane e in alcune forme di gastrite.
Diversamente la carenza è molto rara, in quanto la vitamina B12 è presente in molti cibi, e stoccata largamente in tutto il corpo.

I sintomi di carenza possono manifestarsi anche dopo circa 5-6 anni (questo spiega perché molti vegani, non presentano problemi nei primi anni della loro dieta), e sono molto simili a quelli dell’acido folico: affaticamento, cefalee, irritabilità, disordini neurologici, mancanza di tono muscolare, oppure, in casi gravi, può portare all’anemia perniciosa.
Un caso a parte sono le persone con gravi deficit di assorbimento, che non riescono
ad assimilarla anche in minime quantità, in questo caso, i sintomi possono manifestarsi in pochi mesi o qualche anno.
Assumendo acido folico in situazioni di carenza di vitamina B12 l’anemia migliora, ma i disturbi neurologici continuano a peggiorare.
La vitamina B12 si trova prevalentemente in cibi animali e in piccola parte nei cibi di origine vegetale, solamente se sono stati contaminati da microbi apportatori di vit.B12, ma spesso, è in una forma biologicamente non attiva (come quella contenuta nell’ alga spirulina).
Ricordiamo che le uniche forme attive sono : la Meticobalamina, la Adenosilcobalamina e la Cianocobalamina (la forma più stabile, utilizzata nei supplementi).
Tuttavia gli alimenti più ricchi di questa vitamina sono: il fegato d’ agnello, il fegato di bue, i molluschi, il tuorlo d’uova, la carne in genere, il pesce e i formaggi.
Il fabbisogno è circa 2-3mcg / die e aumenta in fase di allattamento / gravidanza, non causa problemi ad alti dosaggi, anche se superando i 500mcg/die (in qualche caso ha causato problemi epatici e acne).
Buon week-end
Aldo Bongiovanni
Fonte immagine. wikipedia.org
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