Capita spesso che dopo aver preparato un impasto per le pizze perfetto, questo non cresca nel forno. L’errore, a differenza di quello che potrebbero pensare molte persone, non sta nella preparazione dell’impasto ma nelle modalità di cottura che adottiamo. Andiamo a vedere quali sono gli errori più comuni che si fanno nella cottura dei prodotti da forno e scopriamo dei piccoli consigli per evitarli.
Questione di cottura
L’errore più comune nella cottura dei prodotti da forno è quello di inserire la teglia con la nostra pizza nel ripiano centrale del forno. In questo modo sulla parte superiore della focaccia si formerà una piccola crosticina, che impedirà all’impasto di crescere. Questo perché la teglia con la pizza verrà esposta al calore unicamente sulla sua parte superiore. Quindi per ottenere una cottura ottimale bisogna mettere l’impasto nel ripiano più basso del forno, in modo da farlo dorare sulla parte inferiore.
La perfetta doratura di pizze e focacce
Mettendo la teglia con l’impasto nel ripiano più basso del forno, faremo dorare la pizza sulla parte inferiore. Potremo controllare lo stato della doratura alzando la focaccia con una forchetta. Quando vedremo che il prodotto ha raggiunto la cottura desiderata, lo posizioneremo sul ripiano centrale, in modo che si cuocia anche sopra. Il tempo di cottura medio per ottenere la doratura ottimale sulla parte inferiore dell’impasto, varierà a seconda dello spessore della teglia. Con le più sottili ci vorranno dai 4 ai 6 minuti, mentre con le più spesse anche 12 minuti.
Cottura al vapore
Se vogliamo sviluppare ancora di più la nostra pizza possiamo cuocerla a vapore. Nei forni casalinghi, per adottare questo tipo di cottura, dovremo mettere un pentolino con dell’acqua sulla base del forno ed eliminarlo durante gli ultimi 10/15 minuti della cottura. In seguito bisognerà mettere il forno in fessura, inserendo una forchetta fra lo sportello del forno e la sua cornice. Bisogna però tenere conto del fatto che ogni forno è differente dall’altro e che ognuno dovrà affinare le modalità di cottura che meglio si adattano al proprio forno.
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Il tiolo è corretto, (prodotti da forno), poi però la spiegazione si limita a pizze e focacce.
Aggiungo (per esperienza -amatoriale-personale) che lo stesso discorso vale per il pane. E’ facile trovare in rete ricette in cui si indica una temperatura di cottura elevata per i primi 10-15 minuti (200°-220°) e poi la raccomandazione di abbassarla per il resto della cottura.
Sbagliato. E’ esattamente il contrario.
Se volete un pane ben cotto non abbiate paura di infornare quando la temperatura non è ancora arrivata al valore prefissato (che poi vadano bene180° è tutto da discutere, per più di un motivo); piuttosto allungate il tempo di cottura. Se proprio volete una crosta croccante a tutti i costi, alzate la temperatura alla fine,quando il pane è già cotto, giusto per colorarla e seccarla maggiormente. Va a gusti.