Nonostante la carne sia un alimento molto diffuso e spesso suggerito come fonte primaria di ferro e di proteine nobili le peculiarità che dimostrano come sia una forzatura non mancano. Come non mancano le palesi caratteristiche morfologiche che ci distinguono dagli animali carnivori ma anche, e soprattutto, dagli onnivori. Inoltre, se è vero che deriviamo dalle scimmie, come fanno le stesse ad essere erbivore ?
Rispetto agli animali carnivori non abbiamo la lingua ruvida, non abbiamo artigli ed inoltre abbiamo una secrezione di succhi gastrici poco acida e un intestino molto lungo (indicato per un elevato consumo di fibra).
Il consumo di carne era sicuramente giustificato quando il cibo a disposizione era insufficiente e si rischiava di morire: in quel caso si mangia ciò che si trovava altrimenti si moriva. Ma in questo periodo, specialmente nel paesi industrializzati come l’Italia, è molto meglio scegliere e consumare cibo più adeguato a noi.
Il consumo eccessivo di carne, in particolare quella rossa, è inoltre associato alla comparsa di malattie cardiovascolari le quali, ancor’oggi, sono tra le maggiori responsabili dei morte al mondo. Se per esempio confrontiamo la popolazione giapponese che consuma molto pesce, alghe, verdure, cereali e legumi ma, allo stesso tempo sono tra i maggiori fumatori al mondo, si può dedurre come le stesse popolazioni sono tra le più longevole al mondo.
Per quanto riguarda il ferro, è vero che la carne lo contiene in misura elevata e in una forma facilmente assimilabile (Ferro eme). Ma anche se i vegetali hanno un ferro meno assimilabile, è anche vero che la quantità è decisamente maggiore e di conseguenza è sufficiente adeguare le porzioni per assicurarsi una sufficiente integrazione dello stesso. Se pensiamo che 100g di carne di cavallo contiene mediamente 3,9mg di ferro, la stessa quantità di radicchio ne contiene 7,8, il cacao amaro 14,3 mentre la crusca di frumento 12,9 e i fagioli e le lenticchie circa 9. In ogni caso i vegetali più ricchi di ferro sono solitamente quelli a foglia verde.
Si considera la carne una fonte di proteine nobili in quanto contiene tutti gli amminoacidi essenziali (8) ma gli stessi si trovano nel mondo vegetale basta combinare due fonti diverse per assicurarsi l’apporto completo (cereali e legumi). Nella carne si trova anche la preziosa vitamina B12, la quale è fondamentale per catalizzare molti processi. La stessa si trova però anche nelle uova e di conseguenza è sufficiente consumarne alcune ogni tanto per assicurarsi la sufficiente integrazione (che in ogni caso è davvero irrisoria). Pare tuttavia che alcune persone vegane (non consumano ne carne ne derivati), siano dotate nell’intestino, dei batteri anaerobici in grado di sintetizzarla.
La carne, oltre a non essere un cibo di alto profilo nutrizionale per noi, contiene anche le molecole dello stress (cortisolo, adrenalina…) che sono state prodotte dal povero animale prima di essere ucciso. Questo significa che un animale che ha subito una morte violenta avrà una carne molto diversa, non solo nel gusto ma anche nelle caratteristiche chimico-fisiche.
Ecco un piccolo elenco di persone famose vegetariane: Leonardo da Vinci, Charles Darwin, Buddha, Socrate, Ippocrate, M.K. Gandhi, Giordano Bruno, A. Einstein e molti altri ancora.
A questo indirizzo è possibile scaricarsi un files pdf dove vengono citati i tratti più caratteristici di ogni specie.
Approfondimento:
Questo post, come si legge in calce, è stato elaborato prendendo spunto dal libro di Fabio Marchesi. Solitamente nei miei post non ci sono fonti per via del fatto che quello che scrivo è di mio pugno. Però, dato che queste peculiarità della carne e delle nostre caratteristiche morfologiche mi suonavano nuove (non tanto per le avversità salutistiche, quanto quelle morfologiche), ho voluto inserirle in questo post per poterle condividere con voi. Diversamente da quanto ho riportato, Letizia (vedi commento), mi informa che in realtà le considerazioni fatte sono un po forzate. Di conseguenza, dato che questo blog vuole essere democratico, vi invito a leggere anche il suo commento in modo da farvi un idea più completa ed equa.
Fonte. Amati ! di Fabio Marchesi - Casa editrice Tecniche Nuove
Ho la sclerosi multipla e cercando notizie in internet mi sono imbattuta nella dieta del dr.Swank e da oltre un anno seguo una alimentazine priva di grassi saturi (solo di tanto in tanto un assaggino da gr.10 ca.)perciò niente carne rossa,pochissima carne bianca (gr.100 alla settimana) fiocchi di latte (gr.100/150 sett.)e poi verdura, frutta, legumi,a volontà, pesce gr.100/200 sett.; cereali 100/150 gr. al giorno;all’iizio i medici mi commiseravano sorridendo, ora vogliono informazioni sul come si fa e devo dire che i risultati stupiscono più di tutti me stessa:non posso che concordare sulla teoria vegan anche se sono una onnivora a basso profilo carnivoro.Faccio in casa con le vs.farine pane, pasta, dolci (io assaggio)i miei figli ed i loro amici condividono felici questa “rinuncia” anche se per loro la dieta vegetariana totale è impensabile (anni 34 e 31).In pratica mangiamo come mia nonna 100 anni fa, quando si mangiava un maiale (uno)all’anno per TUTTA la famiglia, pollo e coniglio la domenica o alle feste, baccala spessissimo: era l’unico “secondo” non deperibile e di varia preparazione;l’unica scelta al risparmio fatta da me sono le uova:ricordo che durante la quaresima non si mangiavano e quindi a Pasqua ce ne erano un numero incalcolabile usato per pasta, biscotti, pastiere,FRITTATE,sode, all’occhio:da nausea! ciò detto continuo a preperare i miei splendidi pasti low fat:spero che possa essere di aiuto per qualcuno la mia esperienza.PS mangio SEMPRE semi di lino (anche olio, ma poco perchè non mi piace) e di sesamo e sono fedele ai prodotti tibiona ottimi ed a costo ragionevole, ciao!
Buongiorno, la dieta che deve seguire un soggetto è strettamente personale e non può essere generalizzata. Ogni individuo è unico e perciò con necessità ben specifiche: io ad esempio faccio molto sport (non voglio entrare nel dettaglio) e vi posso assicurare che mangio in media un kg di carne al giorno tra rossa e bianca, mi faccio analisi complete ogni sei mesi (comprese le ormonali) e sono sempre risultato sano e con i valori (ad esempio) delle transaminasi molto al di sotto di quelli normali: Questo è per far capire che è ovvio che se una persona è sedentaria è inutile che ingerisca calorie e cibo che non viene metabolizzato e sfruttato, ma bensì ‘messo da parte’ dal nostro organismo in attese di carestie. Un pò stringato e semplicistico, ma credo che serva a far capire il concetto. Cosa che credo bene rimarcare è il non salutare consumo indiscriminato di carboidrati, soprattutto raffinati, così in voga nella nostra società, che ha effetti ben + devastanti (vedi sindrome metabolica) dell’ingerire 1 gr di proteine per peso di massa magra. Voglio sottolineare che io uso i vostri prodotti (soprattutto kamut e farine integrali varie) che reputo ottime e a buon prezzo
Saluti
Luca
Ciao Claudia,
mi fa molto piacere che tramite una semplice strategia alimentare hai ottenuto dei buoni risultati. A volte cerchiamo le soluzioni in complessi rompicapi quando la soluzione si trova spesso nella semplicità.
Quanti problemi sarebbero risolti o per lo meno rimandati se solo l’alimentazione fosse più sana. Purtroppo a scuola si studia molto ma ciò che è veramente importante si deve imparare da autodidatti.
Ciao Luca,
mi fa piacere che hai fatto quest’osservazione.
L’articolo che ho esposto suggerisce di limitarla perchè, a quanto scrive Fabio Marchesi sul suo libro Amati, non siamo così predisposti al suo consumo. Detto ciò il mio consiglio è quello di limitarla ma in che misura è soggettivo e, come dici tu, il limite si sposta in funzione delle proprie esigenze.
In ogni caso praticando comunque sport (anche di elevata intensità), si può comunque avere una dieta vegetariana senza avere dei cali prestazionali. Puoi ad esempio vedere quanti atleti famosi seguivano diete vegetariani nei loro periodi di maggior spicco http://spazioinwind.libero.it/stardog/flash_elenco.html
Alla luce di ciò io sono per il consumo ponderato di qualunque alimento; per alcuni preferisco porzioni più modeste (carne rossa, cereali raffinati…) mentre per altri preferisco porzioni più abbondanti (cereali integrali, legumi, verdura…) e credo che non è sufficiente che una piccola percentuale di persone traee beneficio dal consumo di un alimento (o di una categoria di alimenti) in quantità elevate per renderle verità ufficiali.
Quante persone bevono molto vino e mangiano molti formaggi grassi e pure vivono fino a 80 anni. Però sono rari e statisticamente chi segue questo tipo di alimentazione è soggetto ad avere problemi prima o poi. Credo pertanto che sia più prudente evitare queste abitudini e affidarsi a quelle che statisticamente rende le persone più sane.
Un caro saluto
Aldo
ciao vorrei lasciare una testimonianza per claudia che soffre di sclerosi mutlipla aggiungendo che alcune persone sono guarite completamente facendo: oltre che attenzione all’alimentazione, delle cure specifiche per eliminiare metalli pesanti presenti nel loro sistema. vorrei inoltre segnalare un piccolo ma grande problema ormai tutti parlano di alimentazione ognuno con un opinione piu’ o meno formata da non si sa che, e quale fonte. vorrei dirvi che l’alimentazione e le conseguenze di essa sull’organismo sono tutt’ora uno dei campi piu complessi e affascinanti si puo’ dire che arrivando all’alimentazione perfetta forse si raggiungerebbe l’immortalita oppure longevita’ neanche pensabili , ci sono studi che parlano di cell food ecc.. buona fortuna a tutti
Aldo, non me ne volere per la pignoleria, ma visto che l’hai scritto in grassetto, in bella evidenza, è il caso di correggerlo… L’intestino umano è “molto lungo”, non “molto corto”, rispetto a quello dei carnivori.
Grazie mille Alessandra, non mi era accordo dell’errore. Ora l’ho corretto.
Ciao
Aldo
non ne volere anche a me, ma la lunghezza dell’intestino dell’uomo, in proporzione alla grandezza del fisico, si colloca di mezzo fra la specie canina e felina, fra il cane ed il gatto, carnivorissimi nel passato, ora si adattano …in generazioni,e quelli domestici hanno già allungato un poco l’intestino nei secoli.attento alla strumentalizzazione dietro le pubblicazioni
di preciso siamo più carnivori del cane (compreso lupo?) e poco meno dei felini, comprese tigri pantere gatti selvatici puma lince ecc…per quanto riguarda il tgratto digerenteper quanto riguarda i denti canini li abbiamo, eccome, sono i meglio impiantati e lunghi,ma abbiamo anche tutti gli altri da onnivori.
Dato che usiamo le mani non afferriamo prede che corrono coi denti, quindi niente lingua rasposa per attaccarsi
io sono tua cliente,penso che lo sai, non credere alle persone ignoranti che scrivono, infatti riporti una ingenuità che costa cara a chi ci crede :”Inoltre, se è vero che deriviamo dalle scimmie, come fanno le stesse ad essere erbivore ?
Rispetto agli animali carnivori non abbiamo la lingua ruvida..”
non hai visto quel documentario in cui uno scimmione sbranava una scimmia di un’altra specie e la dava in pasto alla compagna..poi non deriviamo direttamente dalle scimmie, esiste la nuova teoria che esse siano derivate da noi, da un antenato comune e continuano a variare , su questa non mi pronuncio, comunque non deriviamo
Per la lingua vale quanto scrissi poc’anzi, avendo le mani non si frena la preda che fugge con la bocca, aggiungo per esempio che i pesci senza arti hanno la lingua ben ruvida per ingoiare pesci vivi e ben scivolosi
Ciao Letizia,
mi fa molto piacere il tuo commento, come vedi tutti i post di questo blog non sono inseriti citando la fonte in quanto quello che scrivo lo faccio di mio pugno. Mentre questo articolo lo scritto perchè nel libro che ho citato c’erano riportate tali affermazioni che ho ritenuto interessanti e ho pensato di riportarle qui.
Pertanto ti ringrazio di avermi “illuminato” con le tue osservazioni. Inserisco quanto prima una nota su quanto hai detto.
Ciao e grazie ancora
Ciao Aldo, e complimenti per i vostri prodotti e per la passione che ci metti. Cmq tornando al problema carne rossa ti posso solo dire che cmq gli atleti di un certo livello, fanno uso di sostanze che li ‘aiutano’ e non poco e stai sicuro che il loro consumo di proteine non scende mai sotto un 2-3 gr per kg di massa magra. Inoltre, non vi è un solo studio, in cui un apporto elevato di proteine, su un soggetto sano, abbia portato disturbi o problemi di qualsiasi natura, anche per periodi prolungati. Ovviamente bisogna sapersi regolare (voglio dire mangiare carni bianche, carne di cavallo, carne rossa, carboidrati complessi, verdure, omega 3 ecc)
Un saluito
Luca
Concordo perfettamente Luca: moderazione e consumo mirato di ciò che è più salubre rispetto a ciò che lo è meno.
Ho apprezzato molto sia il tuo articolo che i commenti che sono stati lasciati, concordo anch’io su un uso moderato delle proteine animali e mi è piaciuta molto l’affermazione di Claudia “In pratica mangiamo come mia nonna 100 anni fa…”. Non sono brava come lei ma cerco piano piano di arrivarci. Sono anche, come te, convinta che, chi può, deve fare divulgazione e didattica.
La qualità della vita passa attraverso un consumo più attento delle materie prime.
Io vorrei solo fare presente che Fabio Marchesi che non mangia carne da oltre 20 ha battuto il record mondiale di nuoto 4×4 non motlo tempo fa…e fisicamente non è certo minuto..
Ciao Aldo, non frequento molto il blog, ma il sito Tibiona, si! Sono una fedelissima delle tue farine biologiche e dei semi di zucca…ogni due mesi mi faccio una piccola scorta e mai potrei immaginare di acquistare gli stessi prodotti altrove. Ho scoperto la farina di Amaranto: è veramente uno spettacolo.
Ma non sto scrivendo qui per le farine.
Io sono, come tanti di noi, onnivora. Mangio di tutto e difficilmente riuscirei a rinunciare alla carne, anche se non ne faccio un abuso.
Sono studentessa di Naturopatia presso una scuola di Genova e durante le lezioni ci viene spesso ricordato che la carne non fa bene.
Soprattutto mangiare carne di maiale, a causa della tipizzazione genetica.
Non mangiare carne è facile dirlo e meno facile metterlo in pratica.
In casa mia cucino io, e alcuni prodotti come il pane, i biscotti (a volte), lo yogurt, me li faccio in casa personalmente, cercando prodotti di base genuini per poter mangiare in modo sano.
Ritengo, personalmente, che la carne non sia il top di gamma dell’alimentazione. Deve rientrare nella nostra dieta, ma in quantitativo minimo, giusto una-due volte alla settimana, come accennava qualcuno in un post precedente.
Certo, la bistecca di reale di vitellone mi piace molto, se voglio mangiare la carne alla piastra, ma di norma prediligo senz’altro la carne bianca (tra cui anche quella di maiale).
E poi non potrei mai rinunciare a un buon prosciutto.
Ma, ovviamente, a tutti questi piaceri culinari non si può rinunciare, se si continua a vivere nell’inconsapevolezza.
Mi viene la pelle d’oca, ogni volta che acquisto un prosciutto cotto imbustato e mi soffermo a leggere l’etichetta, che in definitiva, ci “racconta” quello di cui effettivamente è composto anche il prosciutto che compriamo a fette dal salumaio, solo che per praticità i supermercati lo imbustano, con l’obbligo, ovviamente di informarci sulla composizione dell’alimento.
E’ più ricco di conservanti, tra cui zucchero, antiossidanti, e schifezze varie, che di sostanza. Alla fine quando abbiamo mangiato una fetta di prosciutto la percentuale di proteine, rispetto a quella di tutti gli altri “ingredienti” è davvero minima.
E poi facciamo la dieta ipocalorica, pensando e soffrendo di non poter far entrare un pò di dolcezza (zucchero) nella nostra vita per un pò, ma poi ce lo ritroviamo nascosto, nell’innocente fetta di prosciutto….
Ecco perchè il Granbiscotto è così buono, mentre un prosciutto cotto fatto dal contadino sa di tutto, tranne che del gusto a cui siamo abituati.
E non parliamo della carne in genere: contiene ormoni (soprattutto estrogeni), antibiotici, stress e quant’altro.
Alla fine io penso che si dovrebbe rinunciare alla carne, non perchè fa male di per sè, ma perchè gli animali vengono allevati in un modo talmente disumano, che alla fine ci auto-intossichiamo.
E si vede: è sufficiente rinunciare a mangiare carne per almeno due settimane e già il nostro umore cambia. Siamo più rilassati. Sembra strano, ma è così. Il nostro fegato non deve più coniugare e disattivare componenti tossiche!
Con questo discorso non voglio dire che bisogna bandire la carne dalla nostra vita. Ci mancherebbe, però ci vorrebbe un sano ritorno alle abitudini del passato, dove una bella bistecca faceva la festa e non come oggi dove è presente nei nostri piatti, ma sempre in “compagnia”.
E non sai mai cosa stai mangiando……
Ciao Monica,
grazie per il tuo post. Personalmente evito la carne più perchè gli animali mi fanno pena che per quanto sia inadeguata a noi. Resto comunque dell’idea che un pò di tutto non fa male, ma quando quel poco fa male a qualucuno (in questo caso agli animali) meglio, se possibile, evitare.
A casa la evito ma quando sono in giro, specialmente se sono invitato, non la evito. Evito però sempre quella di agnello, questo animale mi fa troppo pena.
Ciao e complimenti ancora per le tue iniziative.
Aldo
Ciao a tutti, consiglio questo documentario che spiega chiaramente l’impatto delle proteine animali sull’organismo umano e i danni creati all’ambiente e all’umanita’ a causa dell’allevamento bovino e ovino.
http://tv.vegpyramid.info/video/salute/equilibrio-delicato/
E, per i piu’ aperti, un invito a dare un’occhiata al sito dell’Ehretismo, movimento nato in seguito agli studi sull’alimentazione condotti da un uomo, Arnold Ehret agli inizi del Novecento e poi applicati per guarire centinaia di persone con diverse malattie. Uno studio basato sull’osservazione diretta del corpo e delle sue reazioni in rapporto alla tipologia di cibo ingerito. Io ho visto passare un’orticaria (senza medicine) e sto continuando a trovare giovamento per un alto livello di energia liberata in me.
Complimenti per il blog, un sacco di notizie interessanti!
Giulia
Grazie mille giulia per il commento e per il prezioso contributo !!!
Da quando mi sono avvicinata all’alimentazione naturale, ho iniziato a prediligere, ovviamente, i cereali in ogni loro forma. Mi piacciono a tal punto che insieme ad un’amica vorrei tentare la via della piccola distribuzione. Ma… ho letto una cosa che non mi ha confortata:
http://www.4minuti.it/news/ucraina-stefania-bigliardi-la-crisi-arriva-tavola-schizzano-0069451.html
e mi chiedo se questa possa influenzare negativamente la nostra scelta. C’è effettivamente una crisi così grossa da far schizzare alle stelle il prezzo delle materie prime? Scusate, ma sono molto ignorante in materia…
Ciao Carlotta, grazie per il commento.