Le riviste e la tv ci insegnano a come apparire, affermarci e avere un atteggiamento vincente, tutto a scapito dell’essere, ma chi impara a liberarsi dal diktat dell’ego pensa e agisce con una spontaneità e una libertà opposta alla costante paranoia generata dai capricci di un ego molto forte. Inoltre quando l’IO non è più percepito come la cosa più importante al mondo, si diventa più facilmente interessati agli altri. Chiunque abbia una forte immagine di se stesso, cercherà di assicurarsi che sia riconosciuta e accettata da tutti ma, nel momento in cui questo non avviene, si rimarrà delusi. L’esaltazione dell’IO consiste nell’infatuarsi di qualche qualità che abbiamo o che pensiamo di avere ma, dimenticandosi che per imparare, è necessario essere ignoranti. L’umile, ovvero chi ha esorcizzato l’IO, decide in base a ciò che ritiene giusto e vi si attiene, senza preoccuparsi ne della sua immagine ne dell’opinione altrui.

Ci sono addirittura certi politici e certe persone dello spettacolo che incaricano consulenti della comunicazione, affinché costruiscano un’immagine di se stessi che abbia successo per il grande pubblico: a volte gli insegnano anche come sorridere !
La valorizzazione eccessiva dell’IO, non solo ci allontana dalla felicità, ma determina anche un effetto avverso sull’aspettativa di vita: un medico ricercatore (Larry Scherwitz), ha condotto un indagine sui fattori di rischio nelle coronaropatie, scoprendo che chi è più concentrato su se stesso (chi per esempio parlando usa spesso il pronome “io” e l’aggettivo “mio”) ha più probabilità di contrarre malattie del cuore e delle coronarie, anche se tiene sotto controllo gli altri comportamenti pericolosi per la salute, inoltre ha un maggior grado di infelicità ed è più vulnerabilità allo stress.
Molto interessante! dovremmo cercare tutti di essere un po’ più umili, ma penso che al giorno d’oggi, “l’umiltà” sia una perfetta sconosciuta, mentre tutti sanno cosa significa “apparire a tutti i costi” perché è questo che i “media” ti propinano continuamente!!
Laura,
basterbbe guardare chi REALMENTE ha una vita felice, la maggior parte di essi sono persone umili. Questo dovrebbe essere sufficiente a capire l’utilità di questo comportamento.
Ciao e buon week end 😉
D’accordissimo su questo pensiero e modo di vivere. Personalmente cerco di applicarlo e noto intorno a me grande disappunto di fronte a questa filosofia di vita, evidentemente molto poco frequente in un mondo in cui ogni cosa è posta sul piano della competizione e conta solo primeggiare, ostentare, mostrare più che essere.
Al lavoro si stupiscono del mio non entrare in polemica o lotta con gli altri o di fronte al fatto che sono serena se qualcuno ha “successo”.
Ma io così sto meglio, il mio “successo” personale è proprio qui.
Grazie Giuditta per il tuo pensiero,
concordo pienamente.