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59 Commenti

  1. terval
    terval at |

    è possibile utilizzarlo nell’impasto con la macchina del pane, facendo un “polish” con un 10/12 ore di riposo?

  2. fausto costantini
    fausto costantini at |

    Sig. Aldo
    sono molto interessato di questo rivoluzionario lievito: di Farro Attivo.
    Da cosa si distingue la termo resistenza,di uno dell’altro?
    Il normale lievito di birra secco, cosa le manca? Anche lui deve resistere per distanza di tempo e alle temperature, è stato fatto per questo.
    Grazie Maestro
    buona giornata.

  3. Bruno
    Bruno at |

    Buongiorno Aldo,
    ho provato il lievito di farro attivo appena acquistato. Ho usato 400 gr. di semola rimacinata Senatore Cappelli, 100 gr. farina 00, 50 gr. di lievito di farro attivo, 6 gr. di farina maltata, 12 gr. safe fino integrale, 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva e circa 300 gr. di acqua. Lasciato lievitare 9 ore (tutta la notte … forse un po troppo), successivamente ho sgonfiato l’impasto, formato il pane e lasciato lievitare fino al raddoppio. Ho ottenuto una pagnotta bella gonfia con alveolatura media ed uniforme, sapore ed odore simile a quello prodotto con la mia pasta madre.
    Questo lievito è molto comodo da usare, non necessita di rinfreschi come la paste madre, tempi di lievitazione ed aroma del prodotto finito molto simili.
    Ora lo sperimenterò con dosi e tempi di lievitazione diversi.
    Aldo, quali dosi per la biga? Quali sono i tempi e le modalità di conservazione del lievito di farro attivo?
    Grazie e buona giornata.

  4. Francesco
    Francesco at |

    Caro Aldo,
    ho visto questo prodotto e vorrei acquistarlo.
    Mi rincresce però il fatto che, al momento, non ho farine da acquistare in quanto ne ho una bella scorta a casa risalente a prima che conoscessi il tuo mulino (mentre ho scoperto nei pressi di casa mia un rivenditore di farine professionali che vende sia all’ingrosso che al dettaglio).
    So che voi fate spedizioni per ordini di una certa consistenza, ma nel caso di specie non si potrebbe fare un’eccezione? Si tratta di una bustina piccola; la potreste mettere in una busta per lettera e spedirmela per posta prioritaria. Ovviamente pagherei in anticipo l’importo relativo al prezzo di vendita + le spese di imballo e spedizione.
    Fammi saperre.
    Grazie.

  5. Bruno
    Bruno at |

    Buonasera Aldo,
    grazie per la risposta.
    E’ vero, la biga con questo tipo di lievito potrebbe non essere adatta, forse il polish si potrebbe adattare. Cosa ne pensi?
    Ho appena ordinato 4 confezioni di lievito e credo di consumarli prima della scadenza dei 6 mesi.
    Ho usato 50 gr su 600 di farina ed ho ottenuto un pane molto buono e gonfio dopo 8 ore di livitazione, formatura e 3 ore di 2^ lievitazione.
    Cordialità

  6. Francesco
    Francesco at |

    Caro Aldo,
    ho prontamente mandato la mail all’indirizzo che mi hai detto, ma non ho ricevuto risposta. Avete un filtro antispam particolarmente aggressivo?

    Ciao

  7. Francesco
    Francesco at |

    Sì, Aldo, scusami: Anna mi ha risposto… Solo che la spedizione avverrebbe comunque per corriere, a 8.50 euro, allora a ‘sto punto mi metto d’accordo con altri per comprare più bustine!

    Ciao

  8. Bruno
    Bruno at |

    Buongiorno Aldo,
    vorrei provare a panificare usando un preimpasto con il lievito di farro, aggiungendo del miele e dello yogurt.
    Volendo utilizzare 600 gr. di farina nell’impasto finale, quali dosi utilizzare per il preimpasto (farina, lievito di farro, acqua, miele, yogurt)?
    Il lievito di farro devo usarlo anche nell’impasto finale? In che dose?
    Grazie ancora per la cortese attenzione.
    Cordialità,

    Bruno

  9. Francesco
    Francesco at |

    Caro Aldo,

    con riferimento al tuo intervento contrassegnato dal n. 14, qualche giorno fa ti ho risposto, ma per un crash di connessione il posting non è andato a buon fine e dopo non sono riuscito a recuperare il testo. Successivamente ho dimenticato di tornare su questa pagina e me ne sono ricordato solo adesso.

    Dunque, non sapevo che voi aveste dei rivenditori (dammi lo stesso gli indirizzi di quelli presenti in Campania, se ce ne sono) e nel frattempo ho effettuato un ordine di ben 10 pezzi (il minimo per arrivare all’importo richiesto era 9 e a quel punto…), che mi sono pure arrivati. A dire il vero almeno tre dei sacchetti avranno delle lesioni da qualche parte, in quanto perdono contenuto. Finora solo una delle persone con cui me li sono divisi ha provato il prodotto, con pessimi risultati a quanto mi riferisce. Non appena lo proverò io (non mi fido molto di questa persona giacché non credo sia particolarmente esperta) ti farò sapere.

    Ciao

  10. Francesco
    Francesco at |

    Angri si trova nell’agro nocerino-sarnese, grosso modo tra Pompei e Nola, una trentina di chilometri a sud-est di Napoli, mentre io sono una quindicina di chilometri a nord (e tagliando con l’A3 credo che non siano meno di 50 km). Questo è l’unico rivenditore che avete in Campania? Vende solo al dettaglio o è un distributore?

  11. Francesco
    Francesco at |

    Aldo, oltre a miele, yogurt, latte, uvetta, mela, albicocca, uva, banana, grappa (è la prima volta che lo leggo!), cosa è utilizzabile come starter per la pasta madre? Cosa pensi di vino e altri alcoolici? Non so perché nessuno nomina il malto, ma io penso che sarebbe utile perché apportando amilasi dovrebbe favorire l’acidificazione!

  12. Francesco
    Francesco at |

    Aldo, ho telefonato al numero che mi hai dato e mi hanno detto che è un caso di omonimia! La signora mi ha detto che il numero del signor Antonio Catania che interessa a noi è 081940926, numero che però non mi funziona…

  13. Francesco
    Francesco at |

    Tutto risolto.

    Antonio Catania di corso Italia è un privato che, per avere il numero dell’azienda in questione nonostante non c’entri niente con lui (mi hanno detto che non sono neanche parenti), dev’essere stato disturbato molte volte.

    L’azienda è la seguente:
    Catania Antonio
    società in accomandita semplice di Massimo Catania & c.
    10, via Kennedy
    I-84012 Angri
    tel. 081948291 / 081940926

    Mi ha detto che ordina solo confezioni da 5 e 25 kg ogni tanto per dei clienti ristoratori che ha in penisola sorrentina, i quali gli chiedono espressamente di procurarsi farine del molino Bongiovanni. Però si è reso disponibile ad aggiungere eventuali miei futuri ordini ai suoi, e potrebbe consegnarmeli quella rara volta che si trova da queste parti (Acerra). Mi sa che è più facile ordinare direttamente a voi e a questo punto anche i costi non credo che varino molto, quindi come non detto.

    Grazie comunque per l’interessamento.

    Ciao e a presto

  14. Francesco
    Francesco at |

    L’avevo immaginato. Anche io sono risalito ai riferimenti che ti ho incollato attraverso PagineBianche.It. Se usi come chiave di ricerca Antonio Catania ti compaiono entrambi.

    Ciao

  15. Francesco
    Francesco at |

    Aldo, confermo che la tua pasta madre funziona, anzi è portentosa! Tra poco vado a mettere la ricetta della mia realizzazione (con le foto) sul forum di Tibiona.
    Per quanto riguarda la parte di prodotto che ho perso (e che no, non posso recuperare essendosi dispersa nello scatolo e per terra), magari la prossima volta me ne mandi un altro sacchetto o mi fai uno sconto su un altro acquisto.

    Ciao e grazie

  16. federica
    federica at |

    ciao!
    ci tenevo a dirti che ho fatto il pane con questo lievito, qui:http://federicaincucina.blogspot.com/2010/01/pane-con-lievito-attivo-di-farro.html se ti va lo puoi vedere!

    naturalmente è eccezionale!!

    inoltre credo e spero che aumenterai i clienti.. visti i commenti più di qualcuno non conosceva Tibiona e tutti i prodotti eccellenti e avendo messo il link passeranno a vedere!

    io ormai sono cliente fissa!
    ciao!

  17. Nadia
    Nadia at |

    Ciao Aldo, ho provato a fare il pane con la vostra 5 cereali (meta’ 5 cereali, meta’ farina rinforzata, lievito di farro attivo, farina maltata), ma niente, non mi e’ riuscito! Ho fatto lievitare una notte piu’ un’altro paio d’ore, il sapore e’ buono e la crosta fantastica, ma il pane dentro rimane “bagnato”, pesante, come se fosse ancora crudo. Stessa cosa utilizzando solo la 5 cereali. Mi sai dire dove sbaglio??

  18. rosalia arnaldi
    rosalia arnaldi at |

    ciao, sono rosalia del family gas mondovi’, ho provato a fare la pizza con il lievito di farro esiccato(quello in bustina che vendi al nostro gas), su 700gr. di farina ( la tua n°2) ho messo il 10% solo di quel lievito, risultato dopo 4 ore la pasta non gonfiava, poi improvvisamente è gonfiata, ho tenuto l’impasto per 7 ore .
    Pero’ alla fine la pizza era buona, ma un po’ sottile e croccante, a differenza della pizza preparata con lievito di birra in cubetti, che diventa spessa e morbida.
    Ho sbagliato dosi del lievito? tempo di posa? o tempo di cottura?
    Poi una volta aperta la bustina del lievito di farro, io la tengo in frigo sempre nella sua bustina, vabene cosi’?
    Questo lievito vabene per la pizza e anche per le torte e anche se si prova a fare il pane in casa? e quali % pero’ci vogliono per le torte o per il pane?
    Attendo risposte, grazie sul mio indirizzo email.
    Cordiali saluti Rosalia del familygas Mondovi’

  19. Francesca
    Francesca at |

    Gent.mo Aldo,
    vorrei acquistare la pasta madre i farro essiccata..potresti dirmi i punti vendita nella provincia di Brescia?

    La posso usare come un normale lievito di birra per fare pane, pizza o devo usarla per fare la pasta acida? Scusa ma non me ne intendo molto.

    Grazie per la disponibilità

  20. Francesca
    Francesca at |

    Scusa ancora una domanda…girovagando su qualche forum ho letto l’opinione credo di un produttore di pane che affermava che il lievito madre essiccato è morto e che viene messo del lievito di birra per far lievitare. IO l’ho usato e mi sembra lieviti tutto bene…però mi ha lascita un po’ perplessa…mi sai dare qualche delucidazione in merito?

    Grazie

  21. Francesca
    Francesca at |

    Scusa se ti disturbo ancora… curiosando tra le golose ricette di dolci ho visto “pane con gocce di cioccolato”…peccato che non carichi la pagina! Da errore 404..non è che riesci a ripristinare?
    Grazie per la disponibilità
    P.s. punti vendita nella provincia di Verona o Piacenza?

  22. Marco
    Marco at |

    Ciao Aldo,
    anzitutto mille grazie per i suggerimenti e le idee proposte.
    Ho appena fatto un super-ordine di prodotti da TiBioNa. Tra questi “Pasta Acida Attiva” e “Coadiuvante Biologico”, oltre a varie farine.
    Mi servirebbe un GRANDISSIMO AIUTO, dovendo fare il pane per la prima volta … e per di più a casa di mio suocero !!! ;P
    Ti dico subito che, si, vorrei un buon risultato, ma ciò che mi interessa è “inglobare” tutte le farine all’interno dell’impasto (nelle quantità indicate), anche se il sapore dovesse risentirne (lo faccio a scopo salutistico … la prossima sarà a scopo gustativo ;P):
    – Farina di Segale Integrale: 3 Kg;
    – Farina di Farro Integrale: 3 Kg;
    – Farina di Grano Tenero Integrale: 2 Kg;
    – Semolato Integrale di Kamut: 2 Kg;
    – Semolato Integrale di Grano Duro: 1 Kg;
    – Crusca d’Avena: 0,5 Kg;
    Purtroppo ho preso poca pasta Acida, per questo dovrei arrivare alla dose del 30 % ravvivandola per qualche giorno. Per il resto … ti prego … dammi tu qualche consiglio (magari anche su come ravvivare la pasta): tempi di lievitazione (1 o 2 ???Dimmi come e quando … ti prego !!!), artifizi (autolisi, malto, ecc.). Ti ringrazio infinitamente per la disponibilità … un tuo neo-fan !!!

  23. Marco
    Marco at |

    Ciao Aldo,
    come sempre ti dimostri una persona eccezionale !!!! Sempre a disposizione di chi ti chiede una mano … e io, se permetti, ne vorrei approfittare ;P
    Scherzo … in realtà solo una domanda: il coadiuvante biologico (da Tibiona) non lo utilizzo quindi ??? Te lo chiedo anche in virtù del fatto che nel pacco Tibiona, purtroppo, la Semola di grano duro non era presente, quindi al suo posto utilizzo un altro Kg di Farro e di Segale.

    Nuovamente, grazie mille e scusa il disturbo … i miei più sentiti complimenti

  24. Marco
    Marco at |

    Eh … se te li meriti te li meriti !!! 😉
    Cmq la Semola l’ho pagata ma nel pacco inviatomi c’era già il rimborso completo della stessa … grazie lo stesso !!!
    Cmq stasera è la serata “casa di mio suocero” … fatto il pane ti farò sapere … ancora grazie !!!

  25. Massimo
    Massimo at |

    Buongiorno a tutti. Vi leggo da qualche tempo, ma non ho ancora avuto occasione di scrivere.
    Avrei bisogno da voi di un chiarimento. Io panifico con la MdP da pochi mesi, e di recente la fornaia da cui compro la farina mi ha indicato un negozio nelle vicinanze che vende pasta madre disidratata attiva. Incuriosito, ne ho preso una piccola quantità, e la signora del negozio mi ha spiegato che, stando alle indicazioni dell’azienda produttrice, questo lievito andava usato in percentuale del 4% rispetto al peso della farina. Grossomodo come il lievito di birra fresco nella lievitazione diretta, mi sono detto, per cui ho stimato che, per 500g di farina ed una lievitazione lunga (8-12 ore) ci volessero circa 2g di questo lievito.
    Poi ho trovato questo post, in cui come pasta madre attiva disidratata proponete il 10% rispetto al peso della farina, quindi ho pensato di essere fuori strada e che quel 4% di lievito ci volesse tutto. Così per 500g di farina (1/2 manitoba e 1/2 farro) ho messo 20g di lievito madre essiccato, 300g di acqua+latte, un cucchiaino di malto, zucchero, sale ed ho messo ad impastare nella MdP. Questo ieri sera verso le 10:30.
    Stanotte mi è capitato di svegliarmi circa 6 ore dopo, ed ho trovato un blobbone pieno di bolle che aveva riempito tutto il cestello e si era già vistosamente collassato al centro!!
    Stamattina ho dato una reimpastata e, conscio che NON fosse la cosa giusta da fare, ho programmato la MdP per farmi trovare il pane cotto stasera. Ed al ritorno dal lavoro (18:30 circa) ho trovato una bella pagnottona che ha mostrato di avere una mollica splendida, ma un sapore nettamente acido.

    La mia domanda a voi che panificate da taaaaaaaaaaanto tempo più di me è la seguente: nonostante capisca che non vi sto dando informazioni precise, ma sulla base della descrizione che vi ho fatto (blobbone vistosamente collassato dopo 6 ore), sapete dirmi quanto di questo strambo lievito dovrei usare al posto di questo 4% palesemente eccessivo? Forse che lo 0.5% tipo poolish che mi ero immaginato sarebbe più giusto? Sapete, tanto per andare un pò meno a caso al prossimo tentativo…..

    Grazie a chiunque avrà voglia di provare a dire la sua.

    Saluti
    ___
    Massimo

  26. Lello
    Lello at |

    Ciao Aldo.

    Relativamente all’uso come starter per una pasta madre.
    Hai dett odi usare la stessa ricetta senza sale e rinfrescare ogni settimana.

    Alcune domande:

    1) Quale è la farina migliore (tipo e integralità) in questo caso che poi possa essere usata per altri tipi di farine ?
    2) Che % di questa pasta madre per fare il pane e quante ore di prima lievitazione ?
    3) Relativamente al rinfresco: quanta pasta madre deve restare a fine settimana per permettere un rinfresco (con le stesse quantità originarie) sufficiente ?

    Grazie mille,
    Lello da Napoli.

    P.S.
    Mi sapresti indicare a Napoli città dove comprare questo tuo prodotto?

  27. romano
    romano at |

    Ciao Aldo
    Io adopero il tuo malto d’orzo in sciroppo,vorrei sapere che potere diastasico ha?
    Romano da Brescia

  28. Domenico
    Domenico at |

    Gentilissimo Aldo ,ormai ti sembrerà banale visto che tutti ti fanno i complimenti ma voglio anche io porgerti i miei.
    Sei davvero molto disponibile e prodigo di suggerimenti.
    Sono un appassionato di cucina e sopratutto di pasticceria e panificazione,la settimana scorsa ho realizzato un sogno fare in casa con le mie mani il panettone tradizionale a due impasti .
    Ho seguito la ricetta di Teresio Busnelli di cui possiedo il manuale di pasticceria adattata da me per ottenere tre panettoni utilizzando per lievito la pasta acida di farro comprata in Tibiona .
    Il risultato e’ stato sorprendente per essere la mia prima volta.
    Condivido così la gioia di una tale riuscita con te che mi hai fatto scoprire (anche grazie al tuo libro) molti segreti e procedimenti per ottenere prodotti soddisfacenti.

  29. Gigi
    Gigi at |

    Caro Aldo, premetto che sono cieco e pertanto le mie osservazioni sono esclusivanebte di carattere tattile.
    Uso da tempo la pasta acida attiva per le mie preparazioni, sia dolci che salate, con soddisfazione.
    Tuttavia, ho lasciato passare troppo tempo (forse un anno) dall’acquisto delle ultime due confezioni.
    Infatti, seguendo le normali modalità da te consigliate, anche sopo molte ore l’impasto non lievita.
    Ho provveduto quindi ad aggiungere all’impasto iniziale (una cucchiaiata di pasta acida, una tazza di farina tipo 0 – circa 100 gr – 1/2 tazza acua) anche una piccolissima quantità di lievito di birra (meno di un nocciolo di ciliegia).
    In questo modo tutto riprende a funzionare.
    Uso la metà per la prima preparazione e conservo l’altra metà per quelle successive, previo rinfreschi, senza più aggiungere altro lievito di birra.
    Purtroppo dopo sei, sette rinfreschi l’impasto diventa piuttosto appiccicoso e con progressivo aumento del sapore acidulo, tipo yoghurt.
    L’impasto che conservo in frigo lo tengo piuttosto asciutto.
    Mi chiedo, se l’uso iniziale del lievito di birra, viene a cambiare la natura della madre, e conseguentemente il deterioramento dell’impasto ne è una conseguenza.
    Avrei altre domande da farti, ma non voglio tediarti troppo.
    Grazie e complimenti.
    Gigi

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