Vediamo come la temperatura gioca un ruolo importantissimo nella preparazione dei prodotti da forno. Per prima cosa è indispensabile sapere che la temperatura più performante dell’acqua è 18°C in estate e 26°C d’inverno, mentre quella dell’impasto è 25°C di inverno e 20°C d’estate.
Come si prevede la temperatura dell’impasto ?
La temperatura si ottiene sommando quella dell’ambiente, della farina, dell’acqua e quella indotta dal metodo di lavorazione degli ingredienti prescelto (manuale, con impastatrice a spirale…).
Partiamo con il presupposto che la temperatura dell’impasto desiderata sia 25°C e l’unico valore che possiamo agire è la temperatura dell’acqua (visto che noi, a dispetto dei panifici, non siamo dotati delle celle di fermentazione controllata); procediamo così: sommiamo la temperatura della farina (mediamente è 15°C), dell’ambiente (mediamente è 20°C) e del riscaldamento previsto durante la fase di impasto (1°C se lo si è fatto manualmente)1
15+20+1= 36
moltiplichiamo per tre la temperatura dell’impasto voluta
25×3= 75
A questo punto sottraiamo dal numero ottenuto (75), la somma precedente (36)
75-36= 39
Bene, il numero ottenuto 39, è la temperatura che l’acqua dovrà avere se vogliamo che il nostro impasto sia 25°.
Ringrazio Giovanni Ferretti per i preziosi suggerimenti !
1 Il riscaldamento indotto all'impasto è legato a molti fattori diversi, tipo di fermentazione, momento in cui vengono impiegati gli ingredienti, tasso di idratazione dell'impasto ecc. ecc.; quello che però influisce maggiormente è il metodo di lavorazione degli ingredienti (manuale, impastatrice a spirale, a braccia tuffanti...). Vediamo di quanti gradi, ogni metodo, riscalda l'impasto: Manuale 1°C Forcella 3°C Spirale 9°C Bracci Tuffanti 6°C
buongiorno,
complimenti!
mi fa piacere vedere che c’e’ piu professionalita’ dove c’e’ la passione che dove c’e’ la professione. la mia esperienza pero’ mi insegna che la forcella (impastatrice di vecchia data ormai quasi in disuso, sigh.) cede 3° C la tuffante 9° C (impastatrice a 2 braccia tuffanti appunto), e la spirale impastatrice piu diffusa, purtroppo specie quelle piccole, cedono 18° C.. IMHO naturalmente
salutissimi
germano
Salve Germano,
grazie mille per la precisazione e per i complimenti 😉
I dati che ho indicato sono quelli medi che ho dedotto da vari siti, giornali e professionisti. Interessati però, non avevo ancora avuto valori così diversi, mi viene pure il dubbio che abbia calcolato male qualche cosa: meglio rifare un pò di conti….
Grazie mille e buona giornata
Salve Aldo,
grazie per la precisazione, cerchero’ di rivedere qualcosa nei miei conti, rinnovo i complimenti per laVostra ricerca e mi scuso se il mio intervento possa aver creato confusione, mi sono fatto prendere dall’entusiasmo…
un caro saluto
germano
Assolutamente Germano !
Grazie mille per l’intervento, è utilissimo sapere queste divergenze rispetto a quelle teoriche, mi da modo di approfondire meglio il motivo.
Vedo che la segale che le inviamo, viene consumata velocemente; un giorno o l’altro vengo a trovarvi così finalmente assaggio il pane che producete: sicuramente buonissimo !
Buon week end
Aldo
Sarebbe un piacere Aldo conoscerla di persona.
Ho avuto già la fortuna di conoscere i suoi prodotti, la favolosa segale integrale macinata a pietra (ma anche tanti altri), da noi era ai tempi molto usata per panificare in casa, con il livito madre. Tradizioni che sto cercando di mantenere vive, consiglio a tutti di provare a fare il pane in casa, con i suggerimenti ottimi di Aldo e un poco di pazienza, si mantengono le tradizioni e si gusta un prodotto proprio e naturale.
buon week end
germano
Ciao! Scusa il ritardo nella risposta ma ultimamente sono un po assente O_o
Vedo che ne hai sfornato un altro! bello!
Non so se hai intenzione di partecipare comunque …il contest è semplicemente un concorso (a premi in questo caso).
Probabilmente hai già letto il regolamento che ho inserito nel mio blog 🙂
Se ti va di partecipare con una delle tue ricette torna a farmi visita al link : http://metamorfosirosa.blogspot.com/2009/11/are-you-ready.html
Complimenti ancora 🙂
Grazie mille per la precisazione, visto prontamente….
Grazie mille Germano,
appena sono da quelle parti vengo a trovarti così ti soffio qualche segreto sulla preparazione del pane di segale 😉
Ciao e buona giornata
Aldo
Mi piacerebbe sapere sulla base di cosa si decide che per un determinato tipo di impasto la temperatura giusta sia 24 e non, per esempio, 26 gradi.
Ciao Andrea, se si tratta di un impasto che deve subire lavorazioni successive: raffinazione, cilindratura o altro la temperatura deve essere 24°C.