Sono ormai mesi che in questo blog parlo esclusivamente di pane, dolci, focacce e vari trucchi / tecniche per la loro preparazione, non ho più invece inserito argomenti che ruotano attorno alla salute, ma vorrei però riprendere l’argomento oggi.
L’argomento che tratteremo in questo post è un pò insolito, le nuove immagini sui pacchetti di sigarette, ma sono stato molto colpito dalla conclusione di due studi sull’influenza che hanno sui fumatori che vorrei condividerli con voi.
Dovete sapere che le immagini che sono stampate sui nuovi pacchetti di sigarette e che mostrano i danni del fumo ai polmoni e le malattie ad esso associate, potrebbero provocare l’effetto opposto rispetto a quello che i vari governi si aspettano. Infatti, un nuovo studio dell’Università dell’Illinois mostra come chi vuole fumare non si faccia impressionare o scoraggiare dalle immagini rappresentate sui pacchetti. Per quale motivo questi espliciti avvertimenti raffigurati sui pacchetti non funzionano? La ragione principale è che la maggior parte dei fumatori vede tali immagini come un attacco alla propria libertà personale e alle loro scelte e una limitazione del loro diritto di fumare. Un tratto comune dei fumatori, infatti, è la riluttanza psicologica: se il consumatore ha la sensazione che lo Stato o comunque un’autorità gli stia dicendo che cosa deve o non deve fare, tende a ribellarsi facendo il contrario di ciò che gli viene ragionevolmente consigliato.
Inoltre, molti fumatori affermano che dal momento che è lo Stato stesso a permettere la vendita delle sigarette ed a detenerne il monopolio, è eticamente scorretto spaventare il cliente e guadagnare poi dalla sua abitudine.
Le immagini di avvertimento raffigurate sui pacchetti quindi potrebbero sortire l’effetto contrario a quello desiderato, innescando nei fumatori la sensazione che le autorità stiano cercando di controllare la loro vita e la loro libertà di scelta. Lo studio effettuato presso l’università dell’Illinois ha coinvolto 400 studenti tra i 18 e i 25 anni di età, fumatori e non fumatori. Al 50% di entrambi i gruppi sono stati distribuiti pacchetti con avvisi scritti, mentre all’altro 50% dei gruppi ha ricevuto pacchetti con immagini forti di malati terminali e organi danneggiati. I risultati? Gli studenti che avevano ricevuto i pacchetti con le immagini, sia fumatori che non fumatori, avevano reagito negativamente a ciò che era mostrano sui pacchetti: il pensiero comune era che il governo stesse cercando di manipolarli e di interferire eccessivamente con la loro libertà di scelta, causando la resistenza a smettere di fumare piuttosto che il contrario.
In alcuni paesi però, i pacchetti di sigarette devono obbligatoriamente presentare grandi immagini che raffigurino i danni del fumo sulla salute: tali immagini enormi in America sono state ritirate a causa di azioni legali, ma nei paesi che le utilizzano la percentuale di popolazione fumatrice è sensibilmente diminuita. Nonostante le immagini siano state accompagnate da un aumento dei prezzi delle sigarette e maggiori restrizioni, è possibile che parte della popolazione fumatrice sia stato condizionato dalle impressionanti immagini stampate sui pacchetti. Anche qui, però, le industrie del tabacco hanno trovato una soluzione per non perdere la clientela: comodi astucci che contengono il pacchetto e nascondono alla vista le foto, causando la continuazione del dannoso vizio.
In conclusione le immagini non sortiscono l’effetto desiderato, salvo che non siano di dimensioni enormi, ma anche in questo caso si tratta di un ipotesi (potrebbe essere il prezzo più alto a indurre i fumatori a smettere o a ridurre le sigarette fumate).
Aggiornamento del 31-8-16. Leggete questo interessante articolo sull’impatto del colore Pantone 448C
Bibliografia di riferimento
Nicole R. LaVoie, Brian L. Quick, Julius M. Riles, Natalie J. Lambert (2015), Are Graphic Cigarette Warning Labels an Effective Message Strategy? A Test of Psychological Reactance Theory and Source Appraisal, University of Illinois at Urbana-Champaign, USA.
Sarebbe interessante capire che effetto fanno sui preadolescenti che potrebbero iniziare a fumare. Spesso si inizia perchè il fumo è considerato una cosa da “grandi”. magari quelle immagini trasmettono a questi ragazzini l’idea che fumare è una cosa da stupidi.
Ciao Gianni, speriamo che possano disincentivarli ma lo studio precisa “Gli studenti che avevano ricevuto i pacchetti con le immagini, sia fumatori che non fumatori, avevano reagito negativamente a ciò che era mostrano sui pacchetti: il pensiero comune era che il governo stesse cercando di manipolarli e di interferire eccessivamente con la loro libertà di scelta, causando la resistenza a smettere di fumare piuttosto che il contrario.”, quindi è piuttosto improbabile.
Ho però notato che i giovani che hanno perso una persona cara o un genitore a causa dei danni del fumo, spesso smettono (o non iniziano) perchè comunque hanno un ricordo molto triste e insito nel loro cervello.