
Si tratta di una tecnica estremamente semplice ma molto efficace per migliorare le caratteristiche tecniche delle farine, specialmente quelle con bassa attitudine panificatoria.
- Come si pratica ?
Si unisce la farina e l’acqua, si impasta (si miscela) per pochissimi minuti e si lascia riposare l’impasto per da 20 minuti a 2 ore, dopo di chè si aggiunge l’olio, lievito, sale e si conclude la formatura dell’impasto fino a quando non si presenterà liscio e omogeneo.
- Cosa accade durante l’autolisi ?
I granuli d’amido vanno paragonati ad una spugna e come tali assorbono acqua quanto vengono a contatto con essa. Più il loro contatto è prolungato maggiore sarà la loro idratazione: se prendiamo una spugna e la imbeviamo per pochi secondi in acqua, si avrà un’idratazione parziale mentre se la stessa la lasciamo per un periodo più lungo,

l’idratazione sarà ovviamente molto maggiore. La stessa cosa accade con l’amido poco idratato, solo che a differenza della spugna, esso concorre alla formazione dell’impasto e con un’idratazione parziale si avrà un’impasto difficile da lavorare.
Anche le proteine che formano il glutine si comportano in modo analogo ma in più si idrolizzano, permettendo una maggiore elasticità del glutine.
- Quali vantaggi concreti si hanno ?
- Il tempo di impasto è minore
- L’estesibilità della farina aumenta
- Lo sviluppo del pane migliora
- Le farine con una bassa attitudine panificatoria (kamut, farro, segale, farine di frumento deboli) non subiscono eccessivi stress meccanici ai quali sono solitamente sensibili.
- La formatura del pane è più facile

ho proprio da poco pubblicato sul mio blog il pane fatto con questo metodo…il pane è venuto benissimo e buonissimo!
ciaoooooooooooo
Ma l’autolisi vale anche per u pre-impasto di un poolish o di una biga… ?
Bravissima Federica, in effetti è un processo molto efficace.
Ciao Silvana, se fai il pre-impasto, puoi fare l’autolisi sulla parte di impasto che aggiungi successivamente. La tiene in frigo tutta la notte e al mattino l’ha aggiungi a pre-impasto.
Il pane ti viene una bontà
Ciao
Aldo
[…] per spiegazioni più dettagliate vi rimando al blog del mio fornitore ufficile di farine ALDO, io mi limito a spiegarvi in modo pratico cosa ho fatto per ottenere questo pane che mi ha molto […]
Grazie Aldo 😉
Ciao Giovanni,
scusa una domanda, qui scrivi
“Si unisce la farina e l’acqua, si impasta per pochissimi minuti e si lascia riposare l’impasto per 30 / 45 min. (circa)”
significa che il lievito naturale (con idratazione 100%) verrà aggiunto dopo insieme agli altri ingredienti ?
[…] sperimentato che per produrre un buon pane è fondamentale l’autolisi. Anche strani intrugli cinesi possono dare grandi […]
buongiorno, scusate la domanda:
dopo aver fatto l’autolisi, aggiungo gli atri ingredienti come ad esempio, pasta madre, sale, olio posso aggiungere anche un poco di farina per aggiustare l’impasto?
scusate ho questo dubbio
grazie
marco
ps. il sito e’ utilissimo e interessantissimo
grazie
@Francesco si si, esatto.
@Marco, si si, esatto.
Visto che ogni fine settimana mi devo fare il pane al kamut, causa le mie allergie, vi ringrazio dei vostri suggerimenti e mi metto all’opera.
Grazie infinite.
Grazie a te Raffaella 🙂