L’alimentazione in chiave naturale presenta molti aspetti positivi, tra cui un maggior senso di vitalità (mentale e fisica), un senso di sazietà maggiore e di conseguenza un controllo del peso meno difficoltoso.
Per alimentazione naturale si intende quella in cui vi è un consumo di cibo poco sofisticato, frutta, verdura in quantità abbondanti, cereali integrali, legumi e semi oleosi.
Si può definire cibo sofisticato quello raffinato ma soprattutto quello che contiene sostanze chimiche di dubbia salubrità e aggiunte per motivi commerciali e non per un effettivo valore aggiunto.
Di oltre 70000 sostanze chimiche utilizzate, appena il 10% è stato testato sul corpo umano mentre la maggior parte di esse è sta testata su animali ! Tra le sostanze che vanno senz’altro evitate c’è sodio nitrito (E250) e il potassio nitrato (E252) che trasformandosi nel tratto digerente in nitrosammine, diventano cancerogeni. Essi però, impiegati nei salumi, hanno la funzione di impedire lo sviluppo del botulino che è molto tossico.
Pertanto, in questo caso, non è una scelta consapevole quella di consumare salumi senza conservanti: piuttosto è molto meglio evitarli del tutto.
Per valutare la tossicità degli additivi chimici si utilizza la DL50 (dose letale al 50%) che viene ottenuta somministrando agli animali (topi, conigli ma anche altri) per via orale, intramuscolo o endovena l’additivo da testare fino a quando genera il 50% di mortalità. Dopo di ché considerando il peso medio degli animali e dell’uomo e tramite interpolazione matematica, si ottiene la quantità scientificamente non tossica per l’uomo. Ovvio che la definizione della reale tossicità della sostanza è fatta su una specie biologicamente diversa da noi e non tiene in considerazione la tossicità a lungo / medio periodo e l’eventuale interazione con altre sostanze (colorante + conservante, acidificante + esaltatore di sapidità…).
Tuttavia, alla luce di ciò, è bene comunque evitare i cibi in cui vi siano presenti sostanze chimiche ma solo quando si acquisisce la giusta consapevolezza del motivo del loro impiego. A volte sono assolutamente utili oppure il loro impiego è totalmente innocuo. Ad esempio, piuttosto che consumare un alimento deteriorato senza conservante è molto meglio consumarne uno con il conservante ma in buono stato
!
Se non si vuole consumare un alimento perché contiene un conservante è indispensabile che sia fresco o se ne consuma un’altro !
Curiosità: sapete dove il corpo immagazzina buona parte di ciò che ritiene tossico e non riesce a neutralizzare ? Nel grasso di deposito (spesso sono sostanze liposolubili).
Curiosità/2: sapete perché da un po’ di tempo sulle sigarette c’è scritto il fumo uccide, il fumo nuoce gravemente alla salute… perché c’era chi, dopo aver contratto il cancro ai polmoni, denunciava i produttori di sigarette per non averli avvertiti della tossicità delle stesse. Mentre, se nel caso moriva, erano i famigliari a denunciarli…
Buona giornata
Aldo Bongiovanni
Che bello questo blog!!! Appena scoperto grazie alla ricetta dell’Amasake!!! A presto quindi 🙂
Aldo, volevo chiederti…un prodotto da forno (biscotti, grissini e simili) che ha superato da tempo la data di scadenza se consumato, che danni causa all’organismo?
Ciao Elisa,
i prodotti da forno come i grissini e biscotti non hanno una vera e propria data di scadenza (come invece c’è l’ha il latte). Infatti l’indicazione sull’etichetta dice “da consumarsi preferibilmente entro…”, cioè indica una data entro la quale è suggerito consumare il prodotto.
Solitamente dopo quella data si ha uno “scadimento” del profilo nutrizionale: ossidazione delle vitamine, irrancidimento dei grassi… ecc. ecc. in sostanza non è che se consumi un alimento in quelle condizioni vai all’ospedale come potrebbe accadere per il latte scaduto. Ovvio che le vitamine ossidate non servono più a nulla mentre i grassi irranciditi determinano un sapore sgradevole e si trasformano in perossidi che sono dannosi per l’organismo.
Comunque i perossidi si trovano anche nell’olio fresco (in misura marginale) e nell’olio fritto (in misura maggiore). Quindi non è certamente la quantità che puoi assumere con qualche biscotto e grissino a farti male…
Ciao
Aldo
Salve, Aldo sono uno dei pochi produttori di salumi senza conservanti .Quando sono partito con questa scommessa non ero a conoscenza di tutti gli studi che le varie università o ricercatori avevono fatto sui conservanti .Vedendo, essendo uno del settore alimentare come veniva e viene trasformata la carne (pricipalmente non di prima qualità e quando parlo di qualità mi riferisco principalmente allo stato ti utilizzo della materia prima nel momento in cui si và a trasformarla in insaccati o in salumi vari )questo tipo di carne certamente non si potrebbe trasformare senza l’aggiunta di conservanti perchè la stagionatura non partirebbe mai invece partirebbe la putrefazione del prodotto in qando c’è già una fase di contaminazione battereologica in corso ecco il motivo principale dell’utilizzo dei conservanti dei vari componenti della filiera produttiva dei salumi,per non parlare della ritenzione di acqua in più che resta nei salumi.Io poi da ignorante non ho capito come si fà a sviluppare il botoulino oggi, rispettando tutte le norme igienico sanitarie avendo a disposizione le temperature controllate per la stagionatura dei salumi.Il problema sempre secondo il mio parere, la dimostrazione è riesco ad ottenere dei salumi naturali senza conservanti, questo non perchè sono più bravo ma semplicemente perchè uso della carne che è quella dei miei porci che vivono e si alimentono secondo natura senza stress e senza forfature nella loro crescita e naturalmente rispettando le norme igienico sanitarie e trasformando la carne subito senza far aumentare la carica batterica .E’ normale che in questo modo io ho dei prodotti con più calo peso ,che non avranno mai lo stesso colore però ti garantisco che hanno un gusto, un sapore,non sono fatti con carne inqiunata e contengono meno acqua di quelli industrali scusate se è roba da poco, non contengono nitriti e nitrati e porcherie varie per aggiustare il sapore o il colore.Saluti Nandino il contadino
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