Parlando di intelligenza ci viene sicuramente in mente il Q.I ma, in realtà, ci sono vari indici di intelligenza: da quella emotiva passando per quella musicale. Howard Gardner ne ha individuate sette che sono poi arrivate a 14 nel corso degli anni. Raymond Cattell ha invece fatto una sua particolare distinzione di intelligenza, tra quella fluida e quella cristallizzata. La prima esprime la nostra capacità di risolvere problemi in situazioni fuori dall’ordinario, nelle quali non possiamo attingere da esperienze pregresse o da conoscenze acquisite. L’intelligenza cristallizza è invece la nostra capacità di poter utilizzare conoscenze acquisite, esperienze già vissute o problemi già affrontati per risolverne di nuovi (identici ai precedenti o comunque assimilabili), l’intelligenza cristallizzata si acquisisce (studio, esperienze…). Ogni conoscenza aggiuntiva (ad esempio una nuova lingua, un nuovo metodo di lavoro…) aumenta la nostra intelligenza cristallizzata: si tratta di uno strumento aggiuntivo che inseriamo nella nostra cassetta degli attrezzi. Le due intelligenze sono correlate ma diverse nella sostanza, anche se un’ampia intelligenza cristallizzata aumenta le probabilità di espandere quella fluida, in quanto i pattern usati per affrontare determinati problemi, possono favorire una maggiore flessibilità della mente.

L’intelligenza fluida è comunque una dote prettamente naturale, lo studio o la pratica hanno una limitata capacità di svilupparla. Tuttavia, una buona intelligenza cristallizzata, se particolarmente ampia, può compensare ottimamente e superare addirittura quella fluida. Infatti, un ottimo generalista, rispetto ad uno specialista, può avere una straordinaria capacità di problem solving, grazie al riconoscimento di pattern già visti (per fare un’analogia, un’officina multimarche di auto ha probabilmente una probabilità maggiore di poter riparare il motore di una motosega, rispetto ad uno specialista che ripara solo auto elettriche).
Esistono vari test volti a misurare l’intelligenza fluida e cristallizzata, come ad esempio il WAIS che le misura entrambe oppure l’RPM (le famose matrici progressive di Raven) L’intelligenza fluida tende a diminuire con il passare degli anni: si ha un picco in età giovanile e un declino invecchiando.
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