Molti concetti e abitudini vengono accolte favorevolmente dalla società solo perché vengono praticati e propinati da molto tempo ma non per questo motivo caratterizzati da finalità giustificabili: non basta che milioni e miliardi di persone condividano la stessa cosa perché essa diventi una verità !
Pensiamo ad esempio alla corrida, dove un toro viene ucciso brutalmente per dare spettacolo, si può mai definire questo sport come una pratica giustificata e razionale ? Se la stessa cosa venisse fatta oggi stesso in Italia, appena si venisse a sapere i “praticanti” finirebbero tutti in galera e la notizia occuperebbe la prima pagina di tutti i giornali ! La corrida, come altre “abitudini”, sono entrate nel senso comune non perché siano giuste, ma perché probabilmente, nel momento in cui sono nate, le persone non avevano la consapevolezza di
intenderle, mentre con il trascorrere degli anni, nonostante sia palese l’assurdità, si continua a praticarla: solo ed esclusivamente perchè è entrato nel senso comune e per nessun altro motivo ! Bisognerebbe scrivere all’entrata dello stadio, dove si pratica la corrida, l’affermazione di George Bernard Shaw: quando un uomo uccide una tigre è un eroe, quando una tigre uccide un uomo è una bestia feroce !
La stessa cosa si può dire per la pena di morte, diversamente da ciò che si può pensare, non è un metodo di dissuasione efficace. In Europa la sua soppressione non ha favorito l’ aumento della criminalità, come la reintroduzione in alcuni paesi americani non l’ha diminuita. Per impedire che un omicida ripeta lo stesso gesto l’ergastolo sarebbe più che sufficiente, pertanto la pena di morte è solo un vendetta legalizzata. Inoltre la vendetta non è la soluzione per dissolvere il nostro dolore ma ha solamente lo scopo di infliggerlo ad altri: la serenità si ritrova piuttosto rinunciando alla sete della vendetta e dell’odio.
Questi sono solo alcuni esempi ma le “cose” sbagliate che purtroppo sono accettate passivamente sono moltissime: l’ovvio non lo discute più nessuno !
Inoltre chi viola i confini del senso comune e non accetta passivamente le presunte verità imposte da altri viene ritenuto un eretico e spesso, come tale, viene isolato dalla società; sono di esempio persone come Paracelso, Giordano Bruno, Di Bella ecc. ecc. Le quali hanno perseguito ugualmente le proprie idee, senza consenso popolare (o della cerchia che li rappresentava) e per questo isolati e diffidati.
La strada dell’ereticità è però quella che ci permette di vivere una vita più “piena”che non si affida più alle credenze condivise ma bensì alle sole intuizioni. Inoltre, spesso, è proprio il senso comune una delle nostre maggiori fonti di infelicità !
Buona giornata
Aldo Bongiovanni
Fonte immagine. http://www.agenziagrt.it/
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