In questo blog si trovano già due ricette per l’autoproduzione del seitan (qui e qui), anche se la raccolta più esauriente la trovate nel mio ultimo libro Prodotti naturali fai da te (Tecniche nuove 2013) che è in edicola, questo mese, con il mensile Cucina Naturale oppure su tibiona. Tuttavia ho piacere di condividere con voi questa innovativa variante che vi donerà un seitan dalla consistenza eccezionale ma soprattutto, si tratta di una variante dalla semplicità estrema e velocissima da preparare (non richiede nemmeno cottura in brodo come il seitan tradizionale !). Questa ricetta, come quella della milanese fermentata, parte dal glutine in polvere: ottenuto semplicemente per impastamento della farina manitoba, lavaggio con acqua, lenta essiccazione e macinazione.
Prima di scendere nella preparazione vera e propria è però opportuno fare alcune considerazioni sul glutine (di cui è costituito il seitan).
La denaturazione delle proteine
Le proteine in genere sono classificate in diversi modi: per la loro struttura, solubilità, lunghezza della molecola…, quelle dei cereali sono classificate principalmente per la loro solubilità in diversi solventi (classificazione di Osborne).
Il glutine è costituito in gran parte da proteine, gliadine e glutenine, le proteine insolubili dei cereali da cui deriva (frumento, kamut o farro). Nel seitan non vi sono invece le proteine solubili (globuline e albumine) presenti originariamente, in quanto sono allontanate, insieme all’amido, durante la sua “isolazione” meccanica, cioè quando viene fatto il lavaggio dell’impasto sotto l’acqua corrente1. Le gliadine e le glutenine, quando sono messe a contatto dell’acqua e sottoposte ad energia meccanica (con l’impastatrice o a mano), si legano formando una maglia viscoelastica (maglia glutinica o reticolo glutinico). Ciò che tiene coese queste due proteine sono i legami che si formano tra le stesse, legami di diversa natura (chimica, elettrostatica…) e di diversa “forza”/”stabilità”. Senza scendere i particolari eccessivamente complessi che poco servono a capire questa ricetta, un gruppo di questi legami sono particolarmente deboli, così deboli che è sufficiente l’impiego di acqua bollente per daneggiarli, o meglio, per cambiare la loro struttura (denaturazione proteica) e renderli incapaci di formare una maglia glutinica coesa e quindi un seitan gommoso ! Non solo l’acqua bollente rompe / danneggia questi legami ma anche gli acidi, gli enzimi o l’eccessiva energia meccanica, ciò nonostante, si è scelto l’impiego di acqua bollente in quanto è un metodo semplice, facile e sicuro da praticare tra le mura domestiche…
N.b. I seitan è poi stato cucinato “alla ligure” ma si può cucinare come si vuole.
- 1 Litro di acqua bollente (90-95°C)
- 500g di glutine di frumento
- 200g di farina di lupini
- 75ml di salsa di soia (shoyu)
- 15g di sale grezzo
- spezie a volontà
Preparazione





Consigli di massima
- “Giocando” sulla temperatura dell’acqua e sulla percentuale di farina di fagioli, si possono ottenere consistenze diverse, ovviamente non bisogna esagerare in quanto si potrebbe ottenere una consistenza così fragile da non riuscire più ad usare il seitan a “modo” bistecca. Se per errore si dovesse ottenere una consistenza eccessivamente fragile, si può tuttavia preparare dei burger.
- Meglio inserire l’acqua gradualmente, in modo da verificare che la consitenza finale sia quella desiderata.
N.b. La ricetta è stata modificata sostituendo la farina di fagioli con quella di lupini: in modo da non creare problemi in caso di cottura insufficiente del seitan.
Bellissima ricetta, appena avrò tutti gli alimenti proverò a produrla,grazie.
Grazie Odina, è la ricetta più veloce che ti permette di ottenere un seitan molto buono
Scusate, non mi sembra Seitan ma “Muscolo di Grano”.
Il Seitan è Glutine Puro.
In effetti Paolo è più simile al muscolo di grano 🙂 grazie per la precisazione
Se è importante che venga legato con legumi potrebbe anche andar bene una farina di ceci?
Avevo però letto che okara e farine di legumi hanno pur sempre bisogno di cotture molto lunghe per essere digeribili, non bastano pochi minuti: che ne pensi?
Ciao Cinzia, va molto bene, la digeribilità dei legumi e di conseguenza della farina aumenta con l’aumentare della cottura o fermentazione, puoi rendere il “fast seitan” ancora più “digeribile” sostituendo la farina di legumi con la nostra farina di lupini che è già tostata, oppure con la farina di soia, sempre la nostra che è tostata.
stamattina sono venuta in negozio a comprare la farina di fagioli e stasera ho provato la tua ricetta (per scrupolo ho fatto cuocere una quarantina di minuti).
Buonissimo!!!
Grazie della ricetta!
ps: mi era rimasta in casa della farina di soia e mi stavo giusto chiedendo cosa farne…
GRazie Cinzia, sono proprio contento 🙂
Complimenti per il blog! Ben fatto e ricco di consigli utili.
Vorrei sapere quante porzioni si ottengono (o meglio quanto pesa l’impasto totale) con le dosi della ricetta che hai scritto.
Grazie.
– Stefano –
ciao, grazie mille, circa 1,7 / 1,8 kg
ciao
Aldo, tu dici: “Giocando” sulla temperatura dell’acqua e sulla percentuale di farina di fagioli, si possono ottenere consistenze diverse.
Quindi per ottenere una consistenza elastica ma morbida (che non si sbricioli) la temperatura dell’acqua deve essere molto elevata?
Grazie
Ciao Annamaria,
per ottenere un seitan più morbido, usa l’acqua a 60 gradi.
ciao
Grazie mille, appena rinfresca un po, mi cimenterò e ti faccio sapere il risultato.
Buon ferragosto
Grazie, anche a te 🙂
E se si volesse usare direttamente della farina di grano glutinoso invece del glutine?
Si potrebbe utilizzare il medesimo procedimento usato per produrre il seitan utilizzando invece della sola farina di frumento la miscela di frumento e lugumi? in che proporzione?
paolo
Ciao Paolo,
la farina di grano glutinoso che cosa è ?
Ciao, farina di grano glutinoso è il nome che viene dato impropriamente al glutine in polvere.