Le ricette più diffuse contemplano sempre le farine bianche, tipo 0 e 00, quanto in realtà si potrebbero ottenere risultati simili, se non migliori, utilizzando quelle integrali. Ad esempio i biscotti preparati con la farina non raffinata sono decisamente più saporiti di quelli preparati con una farina tipo 0 o 00, oltre tutto, siccome in questo caso è indispensabile utilizzare una farina con una W molto basso, la farina integrale presenta proprio questa naturale caratteristica (sebbene la fibra trattiene più acqua e il biscotto potrebbe avere una leggera gommosità).
Perchè c’è una diffusione così ampia delle farine bianche ?
In passato si credeva che ottenere farine bianchissime e purissime fosse un segno di progresso, quando in realtà analizzando la logica, con le conoscenze attuali di nutrizione, si è concluso che non ha alcun senso.
Il fattore più bizzarro è il metodo produttivo: mentre per ottenere una farina integrale e semi-integrali il processo è semplicissimo e consiste nella macinazione e setacciatura. Per la produzione di una farina raffinata bisogna inumidire il grano (condizionamento) attendere che l’acqua venga assorbita (riposo) e macinarlo a 6-8-12 o più passaggi.
Perchè la macinazione della farina raffinata è così complessa ?
Separare in maniera ottimale la crusca dalla farina è un processo molto articolato. Il fulcro del lavoro sta nell’ isolare, al primo passaggio, la crusca in sezioni molto grandi in modo tale da impedire che oltrepassino le reti di setacciatura e possano “scurire” la farina. Le particelle di crusca che non vengono eliminate nel primo passaggio sono via-via eliminate nei passaggi successivi, macinando diversamente lo sfarinato e setacciandolo di volta in volta con reti più piccole. Detto ciò si capisce come per ottenere un prodotto maggiormente panificabile ma nutrizionalmente inferiore, si debba attuare moltissimi accorgimenti e lavorazioni che probabilmente non giustificano il risultato.
Qual’è il vantaggio di una farina 00 rispetto ad una farina integrale ?
La farina raffinata, privata quasi totalmente della fibra e del germe, presenta una maggiore predisposizione alla lievitazione, una maggior “tenuta” del glutine, una maggiore conservazione e mantiene inalterate (o comunque variano di poco) le caratteristiche iniziali.
Qual’è vantaggio della farina integrale rispetto alla farina tipo 00 ?
La farina integrale presenta ogni parte del chicco, in particolare il germe (la più nobile) mentre la fibra, contenuta in abbondanza, conferisce sapore, migliora l’indice di sazietà, rallenta l’entra in circolo del glucosio stimolando in maniera esigua la glicemia.
La lavorazione della farina integrale è diversa rispetto a quella bianca ?
La farina integrale essendo ricca di acido fitico (sostanza che sequestra alcuni minerali impedendo l’assorbimento) si presta meglio per la lievitazione naturale, in quanto questo tipo di lavorazione, specialmente se è molto prolungata, inibisce l’acido fitico. Se da un lato la fibra è benefica, dall’altra e un fattore che penalizza la forza (W), pertanto le farine integrali si prestano in misura minore alla preparazione di dolci da ricorrenza (panettoni, colombe ecc. ecc..) anche se in realtà si possono ottenere risultati ottimi, accontentandosi di una minore lievitazione.
Si può sostituire totalmente la farina bianca con quella integrale ?
Certamente, ma l’importante è usare la farina integrale biologica in modo da evitare l’assunzione di eventuali residui di diserbanti (prima della semina), funghicidi (durante la fioritura), insetticidi (durante la conservazione).
Tuttavia non bisogna essere ossessionati dal voler evitare le farine bianche, in qualunque ambito è sempre l’eccesso a causare i problemi poi, non bisogna dimenticare che esistono farine semi-integrali (tipo 2, tipo 1, setacciate) con un’ottimo compromesso risultato-apporto nutritivo.
Come si può migliorare nutrizionalmente una farina bianca ?
Aggiungendo frutta in pezzi (in caso di un dolce), crusca di frumento, meglio ancora di avena. Fiocchi, muesli, verdura, germe di grano e germogli. In questo modo, nonostante l’impiego di una farina raffinata, gli ingredienti secondari compensano abbondantemente la privazione di nutrimenti indotta sulla farina.
Gentile Giovanni,
non ho ben capito quando affermi “…. mantiene inalterate (o comunque variano di poco) le caratteristiche iniziali.” cosa vuoi dire, visto che come riporti chiaramente in più punti, con la raffinazione, la farina perde diverse delle sue proprietà nutrizionali.
Grazie infinite
Daniele
Ciao Daniele,
la farina, qualunque, con il passare del tempo cambia le sue caratteristiche iniziali, per il frumento c’è una aumento della tenacità. Per esempio una farina molto estensibile è poco tenace avrà un P/L inferiore a 0,70 mentre una farina vecchia (più tenace) lo supererà.
A livello nutrizionale c’è una parziale ossidazione delle vitamine e degli acidi grassi ma per le farine raffinate (visto che ci rimane poco), non è un grosso problema, mentre lo diventa per le farine integrali in cui c’è ancora il germe (la parte più nobile ma anche la parte più delicata).
Ciao Aldo, io devo dire che effettivamente non trovo differenze nell’uso delle varie farina, unica differenza, usando le farine integrali aumento i tempi di lievitazione, sopratutto quando uso la p.m. e il risultato devo dire è sempre ottimo, oggi prendendo spunto dalla ricetta proposta sul tuo libro sto facendo il pane di farro con fiocchi usando la p.m., il primo impasto lo faro lievitare almeno 6 ore e poi ancora 4…..ti sapro dire, se viene bene lo vedrai publicato su veganblog………….sto provando sempre oggi a fare i cornetti con p.m., sono al mio primo esperimento cornettoso………mamma quanto mi piace lavorare con le farine:-)
Come sempre sto usando le tue farine!
Buona giornata e un buon tutto
P.s.: dimentico, volevo ringraziarti per avermi mandato pacchetto di farina di kamut in sostituzione di quello rotto nel mio penultimo ordine! Questa volta è arrivato tutto integro. Grazie
Per la sostituzione: è solo un dovere.
Buon week end
Aldo
[…] Approfondimenti: La storia del grano (fondazione celiachia) Farine integrali, farine bianche […]
Caro Aldo,
complimenti per il bel lavoro che fai e soprattutto per condividerlo liberamente con tutti.
La mia pasta madre è nata grazie alle tue ottime spiegazioni. Ha circa due mesi di vita e ho fatto qualche prova…
Leggendo le caratteristiche delle farine bianche ed integrali mi è venuto questa domanda, Con quali tipi posso sostituire la 0 e la 00? ha casa non gradiscono il pane al 100 per cento integrale perciò mischio un po, la madre di farro integrale, il resto metà 0 e metà integrale. Una altra domanda quali sono le caratteristiche della farina 1 e farina 2? Grazie tante.
Ciao,
grazie mille, mi fa molto piacere.
La 00 e la 0 possono essere sostituiti con la 2, una farina intermedia che lievita molto bene, è buona, e non eccessivamente raffinata.
Rispetto ad una farina tipo 0 e 00 ha una “tenuta” minore, nel senso che se dovessi fare una levitazione lunghissima potrebbe collassare il glutine, ma nel tuo caso che la fai con pasta madre, ha una resistenza maggiore, paragonabile ad una farina normale.
Tra la 1 e la 2 c’è solo una lieve differenza sul grado di abburattamento (la 1 è leggermente più raffinata, ma di poco).
Ciao
Gentilissimo Aldo.
Grazie delle tue preziose informazioni e della pronta risposta.
Il prossimo weekend incomincerò a fare le prove penso che userò la 2 anche per i dolci.
A proposito di dolci ho fatto la tua ricetta del dolce con la farina di castagne è venuto perfetto e a casa è piaciuto tanto. Grazie di questi regali.. A presto.
Mi fa molto piacere, ciao
Ciao Aldo,
ancora una volta mi rivolgo a te per un consiglio: vorrei sapere se ci sono controindicazioni sui molino elettrici in commercio, che non usano la mola di pietra ma i rulli in acciaio nichelato. Mi spiego: ci sono sostanze rilasciate nella farina da questo metallo o il risultato è più o meno lo stesso (in termini nutrizionali)? grazie davvero!
Martina
Ciao Martina,
non ci sono problemi, stai tranquilla: sono apparecchi prodotti con molta cura e attenzione. L’importante e non macinare cereali sporchi (con metallo o pietre) e non lasciare che i dischi di tocchino a lungo (come quando viene a mancare la materia prima).
Al massimo evita di comprare mulini troppo economici (“cineserie” varie), potrebbero, in quel caso, essere poco sicuri.
Ciao
Grazie davvero! Un caro saluto
Martina
CARISSIMO SONO ALLA RICERCA DI UN MOLINO CHE MI POSSA ASSICURARE L ‘integralita di parecchie farine ….intendo macinate integralmente e non come disolito accade ….:separazione del cruschello..macina…riassemblaggio….se ptessi avere una fornitura di tale prodotto sarei lieta di intraprendere un rapporto di lavoro…. premetto che ho un’azienda di prodotti panari e di pasticceria artigianale ben avviata con un progetto rivolto proprio all’uso di parecchi cereali del tipo descritto.spero di avere qualche notizia .Un saluto Giovanna
Cara Giovanna,
abbiamo una serie di molini che fanno proprio al caso tuo, li trovi qui. http://www.tibiona.it/shop/tibiona-index-n-Mulini-cP-307_319.html
Se poi non bastasse il modello più grande abbiamo la possibilità di avere modelli ancora più produttivi.
Rimango in attesa, buona giornata
[…] I cereali: i sette fratelli (valore alimentare) La storia del grano (fondazione celiachia) Farine integrali, farine bianche (fysis.it) Fare il pane: il grano e la farina (il canto del […]
Ciao Aldo e grazie per le preziose informazioni.
E’ un po che non riesco a capire una cosa.
Panifico regolarmente con farine bio tipo 0 w240, che faccio lievitare 18 ore +2.
Mi piacerebbe trovare una farina da grani antichi macinata a pietra bio di tipo 2, per sostituirla alla farina bianca.
Quali possono essere i problemi che incontro ? diversa idratazione ? forza diversa e quindi tempi di lievitazione diversi ?
Inoltre se riduco la lievitazione si riduce l’alveolatura, potrei integrare con la lecitina ?
Grazie mille
Simone.
Vorrei capire se la farina raffinata è solo quella 00 di grano tenero oppure anche la farina di semola e quella di grano duro visto che su queste ultime non è mai specificato 0 o 00? Grazie