Dopo circa un anno torno a scrivere su questo blog, è passato molto tempo dall’ultima volta, e tante cose sono cambiate. In questo arco di tempo ho approfondito una tematica che mi ha sempre incuriosito, la psicologica insieme ai bias e le fallacie logiche. Ho già scritto più di 300 pagine sull’argomento e entro dicembre pubblicherò un nuovo libro.

Oggi parliamo dell’effetto Pratfal
E’ sicuramente capitato a tutti di imbattersi in situazioni in cui una persona fa qualche gaffe e per, qualche motivo sconosciuto, ne siamo stati attratti, sembrandoci subito più simpatica. Questo effetto si chiama Pratfal e deriva dalla psicologia sociale, l’Effetto Pratfall è un meccanismo psicologico che genera una particolare attrattiva nei confronti di una persona che commette un errore. Colui che incappa in una défaillance risulta più “umano” agli occhi dei suoi interlocutori suscitando le loro simpatie, ma questo effetto non si manifesta però se si commettono errori entro prestazioni già scadenti o di medio livello (ovvero l’incapace cronico non genere alcuna simpatia).
L’Effetto Pratfall venne rilevato per la prima volta nel 1966 da Elliot Aronson (Aronson, E., Willerman, B., & Floyd, J., 1966, The effect of a pratfall on increasing interpersonal attractiveness, Psychonomic Science) da un’esperimento presso l’Università del Minnesota. A un gruppo di studenti vennero sottoposte le registrazioni di interviste fatte a dei presunti candidati per un concorso (si trattava in realtà di attori) e metà di loro avevano curriculum professionali e accademici di prim’ordine. Rispondevano infatti senza problemi alle domande, anche quelle piuttosto difficili, mentre gli altri candidati risultavano avere curriculum e prestazioni nella norma. Verso la fine dell’intervista, alcuni dei candidati (di entrambi i gruppi) commettevano una clamorosa gaffe: nella registrazione si sentiva qualcuno rovesciare una tazzina di caffè. Ebbene, gli studenti reclutati per l’esperimento valutarono come maggiormente carismatici quei candidati eccellenti che avevano compiuto la gaffe. Lo stesso giudizio non venne però dato ai candidati mediocri, nonostante la stessa gaffe.
Questo meccanismo sarebbe più accentuato negli uomini che nelle donne, come a dire, parafrasando un noto articolo sull’argomento, che l’errore rende umani, ma il genere fa la differenza! (Deaux, K. ,1972, To err is humanizing: But sex makes a difference, Representative Research in Social Psychology, 3, 20-28). Infine, sempre relativamente all’effetto Pratfall, ridere delle proprie gaffe, esalta ancora di più l’effetto empatico di chi ci ascolta / vede.
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