Ambire ad un aumento di stipendio o ad un introito maggiore è sicuramente legittimo, considerando che il costo della vita continua ad aumentare e la disponibilità economica rimane invariata, per non dire che diminuisce.
Ci sono però alcuni accorgimenti rivolti al risparmio che possono farci davvero guadagnare un sacco di soldi, senza particolari disagi. Eccone alcuni esempi:
Risparmio energettico
Utenza | Kw/h | H/utiliz. | €/anno | Soluzione | €/anno |
Modem Adsl Wi-Fi | 7 | 20 | 11,75 | Spegnere | 0 |
20 Lampadine da 100w | 2000 | 3 | 503,7 | 20 Lampadine a basso consumo | 90,67 |
6 apparecchi in stand-by (tv,dvd, pc…) | 6 | 20 | 10,08 | Spegnere | 0 |
Totali | 525,53 | 90,67 |
Risparmio: 434,86 !!
Autoproduzione alimentare
Alimento | Kg-L/die | €/Kg-L | €/die | €/anno | costo autoprod. /kg-L | €/anno |
Pane | 0,2 | 3,5 | 1,23 | 448,95 | 0,8 | 58,40 |
Latte di soia | 0,5 | 2,5 | 1,25 | 456,25 | 0,22 | 40,15 |
Yogurt | 0,1 | 6,5 | 0,65 | 237,5 | 2,5 | 91,25 |
Tofu | 0,1 | 7,5 | 0,75 | 273,75 | 1,60 | 58,40 |
Acqua | 1 | 0,23 | 0,23 | 83,95 | 0,002 | 0,73 |
Totali | 1226,9 | 248,93 |
Risparmio: 977,97 !!
Sembra impossibile che con pochi semplici accorgimenti si possa risparmiare così tanti soldi, così tanti che per molte persone questa cifra rappresenta (o addirittura supera) lo stipendio di un mese ?
Vi manca forse il tempo per fare il pane, lo yogurt…. bhè, ora che sapete quanto risparmiate e quanti giorni lavorativi sono necessari per colmare questo “gap”, il tempo potrebbe essere quello di stare a casa dal lavoro qualche giorno all’anno per “fare queste cose”. In fondo perchè lavorare di più per comprarsi ciò che non si vuole produrre (perchè questo tipo di autoproduzione è accessibile a tutti !!) ?!
Per quanto riguarda l’apparecchiatura elettronica, lo spegnimento totale, oltre ad evitare questo inutile spreco di energia, allunga la “vita” di questi apparecchi. Mentre se anzichè comprare l’acqua in bottiglia si utilizzasse quella del rubinetto, non solo risparmiate sul prezzo della stessa ma anche il tempo per andarla a comprare e la scomodità di portarsela a casa. Per i derivati di soia l’ideale è procurarsi il Vegan Star, l’apparecchio che serve per la produzione del “latte” vegetale e dei suoi derivati (indirettamente). Il prezzo d’acquisto del Vegan Star non è eccessivo e si paga, con un piccolissima produzione, in pochissimo tempo.
Il calcolo che vi ho presentato è valido per una persona, se si tratta di una famiglia, va moltiplicato x 2, x 3, x 4…. !!!
Sono del tutto daccordo:per ora mi limito a semi autoprodurre (compro delle barre di sapone da lavorare)detersivo per lavatrice, per piatti,per cucine e utensili acciaio inox (base o additivo bicarbonato) amorbidente e anticalcare (base aceto);pane (sempre)pasta (qualche volta);prodotti cosmetici (base oli vegetali) ,spesso per detersivi, cosmetici, ammorbidente è d’obbligo aggiungere qualche goccia di oli essenziali.Non so se risparmio un sacco di soldi o no, però i prodotti sono davvero buoni :so che cosa mangio o che cosa mi metto addosso e mi è di incoraggiamento l’interesse che risquotono le mie produzioni.Ho potuto approfondire questa interessante potenzialità essendo andata in pensione ma sono soddisfatta dei risultati:c’è la crisi, le pensioni sono fisse al palo:ritornare a qualche cosa di “antico” aiuta, garantito!ciao a tutti
Salve Claudia,
potresti spiegare più in dettaglio come realizzi i detersivi e i cosmetici?
Anch’io sono molto interessata alle tue produzioni.
Grazie e Complimenti!
Annalisa
Complimenti Claudia,
veramente ottima e originale la tua autoproduzione. Non conosco quei metodi ma sicuramente approfondirò.
Ciao
un breve commento sui prodotti di elettronica in generale: non tutti i prodotti sono fatti per essere accesi e spenti ogni giorno. Ad esempio gli hard disk meccanici dei computer ( almeno nel passato ne sono sicuro) subiscono un forte stress ad ogni accensione e spegnimento, di conseguenza ogni on/off ne accorcia la vita. Il modem/router che citi e’ concettualmente un mini pc senza hard disk, non so come condensatori, etc.. ( roba di elettronica) si comportino ad ogni scarica di corrente.. ma avanzerei qualche dubbio sulle tue soluzioni.
Se tenessi un prodotto di elettronica sempre acceso avresti un consumo elettrico maggiore, ma forse anche una vita maggiore ( assumendo che al giorno d’oggi un prodotto rotto non si ripara ma si ricompra).Ora pensa al costo di produzione ( in termini ambientali) , di utilizzo manodopera ( cinese a 150 E al mese) e ad al costo di trasporto (“costo ambientale”) del prodotto nuovo.. Diciamo che io suggerirei di analizzare un po’piu’ a fondo le tematiche.. la TV Italiana ( e molti media Italiani) e’ superficiale e maliziosamente di parte.. l’ultima volta e’ in TV che ho sentito ” come risparmiare spegnendo gli apparecchi in standby”.
SAluti
Paolo
Ciao Paolo,
grazie mille per il tuo commento, concordo con il fatto che bisogna analizzare tutte le soluzioni con scrupolosità, vero. Questo post deve solo aprire gli occhi sul risparmio, però è fondamentale che ognuno valuti la fattibilità di queste soluzioni nel suo caso specifico.
Buon inizio settimana
Aldo
sono laureata in chimica farmaceutica, ho lavorato come farmacista per un po’, poi è nata la mia prima figlia. e ho scoperto che lavorare costa più che autoprodurre. faccio pane in casa da 10 anni, le marmellate i legumi li secco io, sui detersivi sono un po’ una disgraziata, ma credo che sia un peccato quasi veniale. Non è sempre facile, ma sicuramente è molto gratificante. Basta solo cambiare prospettva: le mie figlie sono tranquille, educate e serene e così mio marito. Ogni anto l’angoscia da bollettami assale, ma cerco di farla passarefacendo la maglia. Vorrei aggiungere un paio di consigli: maglia, cucito e rammendo. Riuso dei materiali tessili per fare borsine per la spesa, nonche abiti semplici per bambini e magliono e golfini, magari di lana. si possono disfare e rifare, a differenza di quelli che si comprano in cui il filo è tagliato.
provare per credere.
Grazie mille Roberta per il tuo contributo, grazie !
Ciao a tutti, sono Cristina e sono una autoproduttrice di diverse cose, tra cui salse, marmellate, pasta, dolci, sughi vari e soprattutto una gran riciclatrice di ciò che resta sul fondo del frigorifero. Purtroppo non sono ancora in grado di evitare il lavoro…ma ci sto provando!! 😀
Parlo per esperienza personale di elettrodomestici che ho incontrato fino ad ora: non so cosa si possa rovinare nei PC spegnendoli dopo averli usati, almeno quelli moderni “casalinghi”. Non stiamo certo parlando dei cervelloni dei centri elettronici (che rimangono eternamente accesi per altri motivi che non sono certo evitare lo stress da spegnimento) o dei macchinari per fare la TAC.
Non sono una fanatica dell’ultima tecnologia in tutto, quindi i miei elettrodomestici vengono cambiati solo quando si fondono: so di possedere un PC da 8 anni e di spegnerlo ogni volta che ho terminato di usarlo. E, a parte l’orrendo sistema operativo, di cui spero potermi disfare presto, la mia macchina non ha mai avuto problemi. Finchè ho avuto la connessione internet su linea dati fissa il modem veniva spento ogni volta e non gli è mai successo nulla. Idem lo stereo che ha battuto gli otto anni anche lui e spara salute da tutte le valvole.
Non possiedo un televisore da 8 anni, quindi non ho idea della sua durata nel tempo, ma so che quello dei miei genitori viene spento ognivolta (pure il bottoncino dello standby) e per 15 anni non ha avuto guai. Lo hanno cambiato adesso per piegare la testa sotto il peso del digitale terrestre, come altri milioni di italiani. Fossi stata in loro avrei buttato tutto dalla finestra e mi sarei dedicata alla salsa di pomodoro autoprodotta… Ho sentito amici criticare anche il farsi il pane in casa perchè “statisticamente” il consumo di elettricità e ore/persona per produrre 800 gr di pane sarebbe eccessivo. Sarà anche una realtà “statistica”, ma la realtà delle persone, secondo me, parla una lingua diversa.
Diciamo anche che lasciare tutto acceso crea campi elettromagnetici abbastanza fastidiosi: per chi ha imparato a sentire le energie corporee è facile rendersene conto. Gli altri sono un po’ più scettici, ma il mondo è bello perchè è vario! 🙂
Carissima Cristina,
complimenti per la tua filosofia di vita, davvero eccezionale.
Anche io non ho la televisione, dove abito, c’è l’ho dai miei. Però mi limito a guardarla spenta o se proprio c’è qualcosa di importante che vale la pena guardare (che oggi giorno è sempre meno).
Abbandonare totalmente il lavoro probabilmente in questo tempi dove molte “cose” vanno acquistate va valutato con molta attenzione, però una via intermedia è sicuramente più gratificante del “lavorare sempre di più per comprare sempre di più”.
Mi sono quasi convinto di acquistare una vegan star (attualmente produco il latte di soia con il bimby)vorrei comunque sapere quanto tempo occorre per la pulizia del filtro e della macchina,grazie.Saluti mario
Ciao Cavallo,
ci vuole circa 15 min. In dotazione trovi uno spazzolino e una spugnetta che ti aiuta in questo senso. Inoltre l’ultimo modello ha angoli più smussati e pertanto è più facile da pulire.
Ciao 😉
Ciao a tutti, una domandina per Aldo subito dopo 2 righe di introduzione. Complimenti per fysis.it, tante info che ho sempre cercato le trovo tutte qui. Dopo aver scoperto di essere ciliaco e probabilmente sono anche diventato intollerante al latte, navigo per trovare farine e prodotti per panificare in maniera decente con farine senza glutine. Gia qui ho trovato qualcosa. Passando al latte mi sono orientato su quello di soia e a volte di mandorla, quindi yogurt e cosi via. Ogni tanto leggo in rete che i prodotti che contengono soia non vanno bene ai bambini, donne in gravidanza e potrebbe causare problemi alla prostata negli uomini adulti per via dei fitoestrogeni della soia.
Non sono riuscito a capire se questi fitoestrogeni sono presenti solo
negli integratori a base di soia o anche nell’ alimento naturale o nei prodotti a base di soia ma lavorati dall’industria alimentare.
Chiedo questo perchè il latte di soia lo faccio bere anche al mio bambino di 6 anni, valutando di comprare la Vegan star, visto che al supermercato costa 2,93 al litro quello con vitamina C, sarebbe interessante sapere se è vero che ha queste controindicazioni. Da quando è sul mercato ho sempre saputo che fosse un toccasana per la salute, ma in rete trovo sempre più informazioni contrastanti e confuse. Grazie in anticipo per la tua risposta e complimenti. ( sono curioso di provare il metolose per vedere come va con le farine senza glutine… e provare amaranto e quinoa in farina, sempre che non contengano tracce di altri cereali) Buon lavoro!
Ciau Guli,
grazie per i tuoi complimenti, mi fa molto piacere.
La soia è vero che contiene fitoestrogeni, come è vero che contiene acido fitico in quantità elevate. Questo però non è sufficiente a definire la soia un alimento a basso profilo: ogni alimento ha un lato positivo e uno negativo, quello negativo prevale solo nel momento in cui si esagera o la persona che consuma tale alimento ha una particolare sensibilità allo stesso (intolleranti).
Di conseguenza bevi pure tranquillamente il latte di soia ma alternalo con altri di tanto in tanto in modo da non avere problema alcuno.
Per il bambini, essendo una cosa molto delicata, meglio che chiedi ad un pediatra. Per gli adulti invece ti confermo che un consumo eccessivo può determinare averrsità agli stessi per la presenza di fitoestrogeni, ma sono sempre casi di abuso e non di consumo ponderato.
Infine le farine bongiovanni, quelle del sito, non sono adatte ai celiaci salvo quele di questa categoria. http://www.tibiona.it/shop/tibiona-index-n-Farine-cP-68_205.html
Ciau 😉
Grazie Aldo per la risposta.
Ho comprato cmq delle farine sul sito tibiona, tipo quinoa, miglio ecc… per natura senza glutine, chiaramente macinate nei molini dove si usano altri cereali possono essere contaminati, però voglio cmq provare queste farine nella panificazione per vedre se vengono bene ( se c’è del glutine lo faccio mangiare ai miei) e mi sembrava interessante provare il metolose, sempre che non abbia controindicazioni particolari per la salute seguendo appunto le dosi che ho trovato sul sito.
Grazie per le info e buon lavoro.
Guli
Ciao Guli,
il metolose è usato in moltissimi prodotti senza glutine, perchè molto efficace.
Grazie mille per il tuo ordine, spero che sarai soddisfatta.
quando fa freddo, accendo il cammino (con caldaia che mi riscalda la casa). Ne approfitto per cucinarvi piadine, verdure e quant’altro, oltre che farci maturare yogurt e impasto per pane, nelle vicinanze. Ho, però, un problema: non uso mai sale aggiunto negli alimenti, e la pasta lievitata, per pane o pizza, si gonfia a zone non omogenee. Che posso fare?
Ciao Giannina, scusa il ritardo.
Devi distribuire meglio il lievito, scioglilo bene nell’acqua.
Ciao,
questa ricetta l’ho fatta due volte ed è sempre funzionata, credo a questo punto che il problema sia qualche altro parametro da monitorare che casualmente nel mio caso è sempre conforme, ma quale sia non saprei, forse il pH, forse la temperatura… chi lo sa potrebbe indicarlo qui, sarebbe ottimo per tutti