
Beyond burger è l’hamburger di carne vegano più famoso al mondo. Questo, però, della vera carne ha solo l’aspetto, infatti è composto interamente da proteine vegetali. L’hamburger è una delle ultime novità americane.
Il Beyond burger: “la carne non carne”
Il Beyond burger è realizzato con un sapiente mix di ingredienti naturali. È 100% vegetale, possiede un gusto simile a quello della carne animale, non contiene soia ed è un prodotto gluten free e quindi può essere consumato anche da chi è intollerante al glutine. Sempre più persone, desiderose di salvaguardare l’ambiente e gli animali, si avvicinano al mondo vegano. Sono nate così delle startup che hanno sviluppato alternative alla carne animale.
La Beyond Meat è un’azienda americana che è riuscita a realizzare un prodotto proteico, completamente vegetale a base di piselli, olio di cocco, fagioli, lecitina di girasole, riso, amido di patate, olio di canola, succo di barbabietola, estratto di mela e altri vegetali. Ogni elemento serve ad aumentare la consistenza e garantire il sapore unico della carne animale. Ad esempio, il succo di barbabietola serve a dare il tipico colore rossastro, mentre l’olio di cocco dà all’alimento una parte grassa.
Un prodotto unico
Oltre al Bayond burger, l’azienda ha lanciato sul mercato una linea completa di prodotti che sostituiscono perfettamente la carne di pollo, di manzo e maiale e che sono ideali per tante preparazioni in cucina.
I prodotti della linea Bayond Meat sono il frutto di uno studio capillare delle proprietà dei vegetali, al fine di poter creare l’abbinamento perfetto tra aminoacidi, vitamine, lipidi e acqua. In questo modo l’azienda è riuscita a creare un prodotto che è un ottimo sostituto della carne e che può essere considerato come l‘alimento del futuro. Infatti il Bayond burger è privo di ingredienti geneticamente modificati, di antibiotici ed ha anche un’elevata percentuale di ferro. Oltre a garantire un elevato apporto proteico, ha anche il gusto e la compattezza al tatto del tutto simili alla carne animale. Questi hamburger sono ideali non solo per chi vuole realizzare strepitose ricette vegane senza dover rinunciare alla carne.
Alcune considerazioni sulle domande più frequenti sul prodotto:
Ma perché se i vegetariani / vegani rifiutano la carne, dovrebbero volere un prodotto dall’aspetto e sapore simile?
Se questa considerazione è formulata in forma interrogativa e del tutto lecita (vedremo di seguito la risposta), se invece è formulata in forma affermativa + una conclusione del tipo “non ha senso”, allora abbiamo un problema. Vediamo perché: Beyond Meat e tutti i prodotti che replicano la carne come altri burger vegetali, salsicce vegetali, bistecche vegetali ecc. nascono principalmente per coloro che abbandonano il consumo di carne per motivi etici o ambientali e non per coloro che abbandonano il consumo di carne perchè non gli piace oppure non gli piace + motivi etici e/o motivi ambientali ecc. Quindi, se ti piace la carne, ma non la mangi per i motivi suddetti, Beyond Meat rappresenta una soluzione. Banalmente se ti piace x, ma non mangi x perchè x inquina o implica sofferenze animali, ha senso mangiare y perchè assomiglia a x ma inquina (o meglio, inquina meno perchè attività produttive ad impatto zero non esistono).
Ma Beyond meat è pieno di ingredienti strani, additivi, aromi ecc ecc., è più sana la carne!
Questa affermazione è vittima di due fenomeni psicologici, un’euristica e un framing. Un’euristica, detta anche scorciatoia cognitiva, perchè chi fa questo genere di affermazione si limita a paragonare una lista di ingredienti esplicitata dettagliatamente (come quella di Beyond Meat) con quella di un burger costituito solamente di carne. Ma in realtà la carne, sebbene si annoveri come monoingrediente, è in realtà una miscela di diverse molecole e macroutrimenti. Ad esempio, troviamo acidi grassi liberi, glicerolo, glicogeno, acido ascorbico, aromi o percussori di aromi. Tutti questi componenti sono parte integrante delle carne, di conseguenza la legge non obbliga a dichiararli (ovvio che è giusto così, ma di fatto non stiamo assimilando un ingrediente solo) . Detto ciò però, quando dobbiamo replicare un prodotto complesso come la carne in chiave vegetale, dobbiamo individuare ciò che conferisce le tipiche caratteristiche e ricorrere a ingredienti presenti nel mondo vegetale che, messi insieme, conferiscono le caratteristiche del prodotto originale. Quindi, nel caso di Beyond Meat, dobbiamo replicare la quantità di grassi attingendo da forni vegetali. Useremo quindi olio di cocco (per quelli saturi) e quello di canola (per quelli insaturi). Ci occorreranno gli zuccheri per generare la reazione di Maillard in cottura, quindi è obbligatorio aggiungere zuccheri (maltodestrine). Ecc.
Quindi, sulla base di ciò, siamo costretti ad esplicitare ogni ingrediente che in un burger di carne sarebbe celato semplicemente come ‘carne’.
Per quanti riguarda l’effetto framing invece, la fallacia deriva dalla comparazione che spesso si fa tra un prodotto vegetale e un prodotto animale. Nel caso del prodotto animale è abitudine prendere il meno elaborato, come ad esempio una bistecca, nel caso del prodotto vegetale si prende quello con la lista di ingredienti maggiore. Ma questo è fuorviante, proviamo a comparare un salume, un prosciutto o una bresaola con un affettato vegetale, chi ha la meglio in termini di salubrità? Inoltre nitriti e nitrati presenti in molti insaccati sono Probabili Cancerogeni per l’uomo ma non sono, ad esempio, ingredienti che vengono replicati nei prodotti vegetali! Quindi se vogliamo proprio fare una comparazione facciamola tra prodotti simili.
FAMMI VEDERE !
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