Uno studio dimostra che i giovani che più spesso parlano di cose importanti e ricche di significato sono più felici mentre che si limita a commentare le ultime notizie sui Vip, sul cinema o sulla moda: cioè tutti quei discorsi “leggeri” e poveri di significato intrinseco è più soggetto all’infelicità.
Lo rivela uno studio americano condotto dai ricercatori della Washington University di St. Louis (Wusl) e dell’University of Arizona, pubblicato sul «Journal of Psychological Sciences». Insomma, con buona pace delle riviste specializzate, i livelli di felicità diminuiscono se i discorsi si fanno banali o si riducono a meri pettegolezzi. Non solo, anche la quantità di tempo che una persona passa da sola è un chiaro indicatore del livello di felicità per la propria vita.
Lo studio è durato 4 giorni e ha monitorato 79 giovani uomini e donne, tutti studenti di college. Gli scienziati hanno registrato gli argomenti delle conversazioni, a caccia di una correlazione fra i temi delle chiacchierate e i livelli di felicità di ogni partecipante.
SCAMBI DI IDEE – Dalla ricerca è emerso che il silenzio magari sarà anche d’oro, ma non è alleato
della felicità. In generale, infatti, «conversare di più, indipendentemente dai contenuti, è associato a un maggior senso di felicità tra le persone coinvolte», spiega Simine Vazire della Wusl. Nello specifico, però, «i più felici sono risultati proprio i giovani che più spesso degli altri parlavano di cose importanti e ricche di significato». Mentre al lato opposto della classifica «troviamo i coetanei che si concedevano solo gossip e chiacchiere brevi e leggere», prosegue Vazire, dopo aver passato al setaccio i contenuti di 20 mila registrazioni audio. I suoni sono stati raccolti a caso, attraverso registrazioni che scattavano ogni 12,5 minuti. In particolare, la ricerca ha anche rivelato che fra i più felici c’erano anche i ragazzi meno inclini a passare il tempo da soli. Nel 70% dei casi, poi, questi giovani si dedicavano a conversazioni interessanti e profonde con un interlocutore. «Insomma, le interazioni con gli altri sono importanti per il benessere, ma soprattutto sembra esserlo uno scambio di idee che sia profondo e ricco di significato. Ma – avverte Vazire – potrebbe essere vero anche il contrario: la felicità rende più inclini ad aprirsi agli altri e a parlare di argomenti interessanti». Ecco perchè, conclude, occorrono ulteriori studi in materia.
(Fonte agenzia Adnkronos Salute)
Buon inizio settimana
Aldo Bongiovanni
Sicuramente è vero, ma è anche vero, è potrà sembrarti strano , m ail pettegolezzo serve, se non esasperato aiuta la società ad essere coesa…non sono io che lo afferma ma Ferrarotti il padre delal sociologia italiana.
carino il tuo blog passerò ogni tanto
Grazie Alessandra per la puntualizzazione,
non conoscevo il punto di vista di Ferrarotti; sicuramente, come tutte le cose, è sempre l’eccesso a nuocere.
In ogni caso la società odierna, sicuramente per colpa di ciò che la tv proprina tutti i giorni, è molto soggetta a dare priorità al Gossip, trascurando i valori importanti della vita.
Ovviamente il pettegolezzo “sano”, concedimi l’aggettivo, non dettato da regole massmediatiche e da ossesioni vouyeristiche che sembrano, aimè, imperare in questa nostra società.
Mi piace questo tuo approccio alla psicologia della felicità
Concordo 😉
Ciao